giovedì 26 marzo 2015

il manifesto dei popoli sovrani

IL MANIFESTO DEI POPOLI SOVRANI

La nostra visione del mondo e della sua popolazione è particolaristica, alla ricerca e valorizzazione delle singole specificità insite in ogni territorio, con particolare attenzione al fatto che ogni territorio ha le sue peculiarietà, e dovrebbe essere gestito secondo leggi territoriali non conformi a quelle di altri territori, che per forza di cose hanno caratteristiche differenti. Nasce dalla Sardegna il primo progetto che porterà ad un cambiamento radicale di concetti mondialisti, che fanno comodo solamente alle elite, e per loro natura penalizzano la gente. Siamo contrari ad ogni forma di globalizzazione, di accorpamenti e appiattimenti culturali, siamo per valorizzare ogni singolo territorio, e cercare sinergie con gli altri, conservando e valorizzando ciascuno di essi le potenzialità che possono esprimere. Siamo per la naturale evoluzione di ogni singolo territorio, senza interventi esterni, siamo per il progresso da ricercare all'interno alle singole comunità, non importa se avrà bisogno di tempi lunghi, siamo per la naturalità degli eventi. Aborriamo ogni forma di forzatura. Siamo per unire le nazioni e frazionare gli stati. Siamo per la distruzione di ogni forma politica che abbia dentro di sé i geni che mirino a creare una casta e politici di professione. 


 
Ogni singolo territorio si dovrà gestire autonomamente, nessun esercito stabile deve esistere, siamo per l’autodeterminazione riferibile a piccole porzioni di zone omogenee. Il controllo e difesa delle piccole nazioni così costituite, dovrà essere garantito dalle singole persone appartenenti al territorio, le risorse garantite dalle imposizioni fiscali territoriali non potranno in alcun caso uscire dalle singole zone di competenza. Il nostro obiettivo è che ogni legislatura duri al massimo due anni, e i parlamentari saranno eletti secondo criteri riferibili ad estrazioni a sorte. Solo così verranno eliminate le storture create da politici di professione, desiderosi di mettere stabili radici sul tessuto sociale. Ogni carica pubblica avrà un termine ben definito, così pure ogni dipendente della pubblica amministrazione, non potrà durare che alcuni anni. In questo modo verrà garantita una proficua rotazione di responsabilità, con idee che per forza di cose saranno innovative, o originali. Siamo per la comunicazione capillare delle idee, e a ciascuno deve essere data la opportunità di esprimersi, ed illustrare i suoi concetti e le sue idee. 

I servizi dovranno essere garantiti e decisi sul territorio di appartenenza, si darà particolare attenzione alla formazione dei giovani, che dovranno essere messi nelle migliori condizioni di garantire un progresso futuro, un fattivo avanzamento, questo è il punto basilare della nostra visione dei tempi a venire. Siamo per l’abbandono di ogni concetto definibile come gretto ed egoista nazionalismo, di ogni pensiero globalistico, non avranno in tal modo più ragione di esistere concetti riferibili a zone franche, o autonomistiche, pure attualmente validi ed auspicabili, anche perché naturalmente insiti nelle nostre stesse teorie, che però riteniamo più avanzate, se rapportate all'evoluzione sociale futura, nel caso in cui le nostre teorie diventeranno prevalenti. Immaginiamo il mondo composto da innumerevoli, minuscole nazioni, obbligate a distinguersi, e nello stesso tempo a collaborare. Il controllo e valorizzazione del territorio sarà un nostro obiettivo primario, e saranno favorite attività riferibili a concetti rurali, e osteggiate, se non espressamente indispensabili, forme di produzione massive riferibili al consumismo. Saranno valorizzate piccole realtà artigianali, a discapito di grandi produzioni industriali. 

Dovranno essere favorite le piccole comunità, i nostri obiettivi non contemplano la presenza di megalopoli, innaturali e contrarie ad ogni spirito di promozione umana. Siamo convinti che l’umanità abbia subito un regresso sostanziale dall’avvento della società industriale, di quella conseguente dei consumi, e di nuove teorie che consideriamo aberranti, come possono essere concetti che consegnano il mondo ad una piccola parte della sua popolazione, la più ricca ed egoista. Siamo contrari alle lobby, alle caste e al nuovo ordine del mondo accentratore, che sta prendendo sempre più rilevanza, e che tende ad un appiattimento culturale che riteniamo deleterio, la nostra visione del mondo è l’esatto contrario. Siamo per la libera circolazione delle idee e degli ideali, in una naturale evoluzione e superamento di concettualità riferibili a posizioni comunemente definite di destra o di sinistra, per noi esiste solo il popolo, possibilmente unito, che combatte contro le elite, le uniche guerre ammesse saranno quelle che la gente combatterà contro poteri elitari, il nostro obiettivo è che essi spariscano definitivamente dalla faccia della terra. 

Ogni singolo individuo, fin dall'atto della sua nascita, dovrà essere messo nelle condizioni di poter ragionare autonomamente, abbandonando imposizioni culturali che gli sono estranee, potrà così sviluppare la sua personalità senza condizionamenti. Le scuole non saranno più enti che impongono concetti, ma istituzioni che insegnano unicamente come razionalizzare ragionamenti, che consentono di ampliare la naturale voglia di conoscenza, uno strumento di promozione umanistica, uno strumento di ricerca della personalità di ciascun individuo . Siamo alla ricerca delle migliori condizioni che decretino lo sviluppo di ogni forma di ricerca medica e scientifica, libere entrambe di spaziare in totale autonomia in ogni direzione possibile. Ogni nostra decisione, dovrà tenere nella massima considerazione, principi universalmente riconosciuti come etici e giusti, pur riconoscendo all'evolversi del pensiero, la sua giusta valenza, abbandonando preconcetti ed egoismi, che non fanno altro che frenare ogni forma di umanesimo.
L'economia e la finanza saranno supportate da monete sovrane, che non potranno essere gestite in nessun caso da organismi esterni ad espressioni di volontà popolare condivisa e riconosciuta, saranno però ammesse piccole quantità di monete complementari utili e funzionali a determinati circuiti produttivi e commerciali, gestite autonomamente da soggetti appartenenti a tali circuiti. Ogni singola nazione dovrà trovare al suo interno le migliori soluzioni in materia energetica, naturalistica ed ambientale, senza tralasciare sinergie e punti di contatto con altre nazioni. Il lavoro dovrà essere inteso come promozione umana, e non più come un fattore inteso esclusivamente come soddisfazione di bisogni materiali. Saranno osteggiate logiche di svilimento del lavoro, specie in relazione a meccanizzazioni ingiustificate, tutti devono lavorare, se abili, un relazionarsi col lavoro inteso come equilibrio tra diritto al lavoro, e dovere ad essere utili alla società, in tal senso, stabilito che il lavoro è anche un dovere, la nazione sarà obbligata a non lasciare alcun cittadino sprovvisto di questo bene, saranno banditi, per quanto possibile , macchinari intesi a risparmiare mano d'opera, marchingegni che finora hanno avvilito ila giusta aspirazione a collaborare per il bene comune.
Ogni tentativo di unire, e accorpare più nazioni, dovrà essere osteggiato, perchè derivato da logiche massoniche che dovranno scomparire dalla sensibilità di ciascun individuo, la prevaricazione sia fisica che mentale di un essere umano su un altro essere, sarà considerata alla stregua dei peggiori delitti, la ricerca della libertà personale e di pensiero, favorita, e nessuna imposizione o negazione in termini religiosi , dovrà avvenire, in quanto il libero pensiero sarà stato possibile dalla nuova forma di istituzione scolastica, intesa come mezzo per innalzare la personalità dello studente, e non più ente che distribuisce concetti e informazioni, i quali possono essere assunti in altre sedi. Saranno tutelate la salute e il diritto alla corretta informazione, chi avrà un progetto valido, dovrà essere messo nelle migliori condizioni di poterlo realizzare. La quantità di moneta circolante nel territorio, dovrà essere congrua, nessun buon progetto dovrà fallire per mancanza di denaro. Lo stato sovrano dovrà avere fondi monetari in eccesso, per non disperdere le buone idee e i buoni progetti pianificati, è raccomandata la tutela di ogni forma di originalità e creatività, di ogni forma di valorizzazione delle capacità intellettive di ogni singolo individuo, la ricerca di nuovi confini che la mente umana sia in grado di esplorare.
:Mariano-Abis.

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