mercoledì 30 settembre 2015

Identitarismo e libertà

Identitarismo e libertà
Un sondaggio a valenza europea indica il popolo sardo come il più attaccato alla sua terra, ai suoi simboli, alla sua nazione. Non lo faccio (quasi ) mai, non mi attacco alle parole, ma ai concetti, per una volta lo faccio, e prendo in esame la frase "Ma il sentimento di appartenenza fatica a diventare scelta politica". A parte il fatto che il sentimento di appartenenza della nostra gente è alquanto aleatorio, e non si basa certo su solide fondamenta "culturali" o storiche, ma ci si identifica con la bandiera dei 4 mori, con le squadre che giocano in campionati stranieri, siano esse calcistiche, cestistiche o di altro genere, e su improbabili simboli rappresentati da una birra, ahimè non più di nostrana proprietà, o di qualche liquore dal mediterraneo sapore, scelte uniche, indubbiamente, chiudo qui la parentesi, e scrivo sulle parole "scelta politica". 

martedì 29 settembre 2015

O così, o niente .

O così, o niente.
O ci si adegua al pensiero del Professor Bainzu Piliu, e si mettono in pratica le sue indicazioni, oppure ci possiamo scordare per sempre la nostra dignità di popolo.

"Nel corso dei secoli, già con i cartaginesi, poi con i romani e via seguendo con gli spagnoli e gli italiani, sono state rapinate le nostre risorse:
il granito, il grano, la legna, i minerali, il pesce, il corallo, GLI UOMINI, Di più, SONO STATE CORROTTE LE COSCIENZE. "

















lunedì 28 settembre 2015

DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA 
Ieri ho visto un post pubblicato su uno dei tanti diari del sig. Mauro Pili. Riportava un video realizzato nel sito archeologico di Oschiri denominato S. Stefano, nel quale un signore dava lezione di archeologia con fare teatrale, ma ahimè poco convincente anche per chi come me, poco si intende di tale argomento. Il sito archeologico è sicuramente di straordinaria importanza e avrebbe perciò richiesto personale altamente qualificato per esporre correttamente il significato di quel sito. Ho pubblicato nel diario del sig Pili alcuni commenti (sette per la precisione) che sono stati cancellati con una velocità incredibile. Quali erano i miei commenti? Semplice, volevo sapere e far sapere ai lettori, dove quel signore che con tanta enfasi dava le sue lezioni, aveva appreso la difficile arte dell’archeologia e chiedevo appunto: Ma si può sapere dove questo signore ha studiato archeologia? Nessuna risposta! E anzi, la risposta è stata che dopo poco tempo il commento mi veniva cancellato. Ho ripetuto la medesima domanda più volte in forme diverse ma la risposta è stata sempre la stessa: cancellato, cancellato, cancellato……. Ma non basta, dopo circa mezzora, sono stato persino bannato…..non potevo più interagire!


lettera aperta









  Lettera aperta ad un parlamentare della cosiddetta repubblica italiana 


Pubblicato da Jolao Mariano Abis ·  


Egregio signor Mauro Pili.
Mi presento, il mio nome da Sardo è Jolao, mentre il nome che mio padre ha fornito alla anagrafe italiana è Mariano Abis.
Mi sono stati concessi i privilegi di scrivere per queste pagine e di far parte del direttivo del Movimentu de Liberatzioni Natzionali Sardu.
Perchè signor e non onorevole?
MLNS non riconosce giurisprudenza italiana nella mia e nella sua isola, dove è in difetto di giurisdizione, non riconosce la validità delle elezioni, e delle leggi italiane, il suo fine è portare il popolo sardo alla libertà.
Perchè cosiddetta?
Perchè il nome repubblica è un mero termine di facciata, è più corretto chiamarla trust, società per azioni.
Non conosco le motivazioni che la hanno spinta a tentare un referendum che abbia come fine la autodeterminazione del nostro popolo, un risultato positivo, lo ammetto, è stato raggiunto, molti sardi che ignorano di essere dei colonizzati, forse adesso dovranno fare uno sforzo per valutare questa realtà.
Se altre motivazioni esistessero, mi riservo il diritto di valutarle a parte.
So perfettamente che lei non è così ingenuo da credere che il referendum venga accettato, un mio amico disse che un simile referendum è come fare organizzare la cena di capodanno ad un tacchino, vittima predestinata, io ho fatto un altro esempio, sul suo diario, purtroppo per me, e per lei, è stato cancellato in una manciata di nanosecondi.
Lo riporto qui.
.
""se referendum deve essere , sia slegato da logiche del colonizzatore italiano, è impensabile che l'allevatore lasci scappare la pecora che gli fornisce il latte ogni giorno, sarebbe molto più utile un referendum sotto l'egida dell'onu, non sotto controllo italico, ammesso e non concesso che si possa realizzare per le ovvie resistenze""
*
Ho scritto di referendum, giusto per restare in tema, ma una delle strade percorribili sarebbero libere votazioni organizzate dal Movimento, e sotto la super visione delle nazioni unite.
Ritengo che la democrazia partecipativa abbia un valore ben più elevato di quella rappresentativa, e mi chiedo, sempre che la correlazione abbia un senso, come mai un commento così "leggero", non offensivo, che voleva iniziare un dibattito sereno, costruttivo, sia stato cassato.
Io non ho potuto quindi commentare nel suo diario, lei, se vuole, lo può fare in questo quotidiano, grazie e alla prossima, perchè prevedo che ci sarà "una prossima ".
jolaomarianoabis





Autodeterminazione o referendum?
Ti svegli la mattina e leggi i quotidiani e cosa sei costretto a leggere? L'ennesimo tentativo mediatico a forte effetto distruttivo, per l'ennesima volta uno dei tanti "ascari" che cerca di confondere le idee già confuse dei Sardi. 
Non so se questo sia volontario o meno, io propendo e sono dell'idea che se questo attacco arriva da certi personaggi desiderosi di notorietà, già attivisti e raccoglitori di consenso in posizione di rendita, non è casuale.
Certi argomenti cari ai Sardi, tipo il nucleare, le basi militari, trivellazioni, ecc. ecc. vengono utilizzati, non per sensibilizzare le coscienze o per dire allo stato colonizzatore che è arrivato il momento di dire basta, ma come vessillo per creare nei Sardi un disorientamento su un argomento serio e fondamentale che conduce dritti dritti alla libertà. 
Questi personaggi sanno benissimo, perché conoscono la costituzione e le leggi dello stato che gli paga con laute prebende e vitalizzi, che il referendum non può essere usato per decolonizzare la Sardegna dall'italia, questo è un plagio l'italia non lo permetterà mai. 
La nostra terra come dimostrato e assodato dalla storia, è oggetto di un selvaggio sfruttamento, gli interessi coloniali superano gli interessi e il benessere del nostro popolo .
Quest'onda di falsa rivoluzione colpisce e viene utilizzata con grande dabbenaggine (uso questo termine perche gli voglio bene) dai cosiddetti "capi bastone" dell'indipendentismo nazionale. 
Consapevolmente o meno ,sostengono un percorso politico inutile, nato nel 1921 dai reduci della prima guerra mondiale, che capirono l'esigenza della Sardegna e dei Sardi, che volevano liberare la loro terra da chi fino a quel momento la teneva sotto scacco, con false promesse di libertà e veri e propri interventi volti al consolidamento dell'impronta coloniale.
Un percorso che dura da oltre 90 anni, che non ha portato da nessuna parte, ma ansi ha peggiorato semmai le condizioni strutturali, usato dal nemico per creare confusione, canalizzando il sentimento di libertà dei Sardi in uno slogan che tiene le cose ferme e funzionali ai poteri e agli interessi d'oltremare.
Il vero percorso decolonizzante non è di certo il referendum, la liberta non si chiede, la liberta si conquista o la si attua ponendo in essere un percorso giuridico di autodeterminazione, applicando la propria sovranità e il diritto internazionale.
Conquistare la libertà significa scontrarsi con ogni mezzo possibile, lottare anche con l'uso delle armi, quindi un dispendio di energie impari rispetto a chi si deve combattere. 
I mezzi militari in mano al nemico ci renderebbero carne da macello in pochissimo tempo, per farvi un esempio, lo stato italiano per sfrattare una famiglia composta da dieci persone di cui due anziani e due bambini, per un debito inesistente, ha utilizzato oltre trecento uomini, autoveicoli in numero imprecisato, un elicottero e una unità cinofila con i cani al seguito. 
Immaginiamo cosa farebbe per difendere i suoi interessi nella nostra terra, che da migliaia di anni ci appartiene.
Nulla mi sento di escludere, ma il percorso giuridico è per noi sicuramente la strada maestra. 
I vari trattati internazionali sull'autodeterminazione tracciano chiaramente il percorso, persino il diritto interno italiano è favorevole, la loro costituzione all'articolo dieci enuncia<< l'italia riconosce e si conforma al diritto internazionale>>. 
In poche parole , questo significa che il diritto interno italiano è sottomesso al diritto internazionale, cioè il diritto internazionale sull'autodeterminazione dei popoli prevale all'enunciato costituzionale che dice che l'italia e unica e indivisibile.
Ma non basta, questa sottomissione costituzionale e stata ratificata, con la legge n. 881 in vigore dal: 22-12-1977.
Quindi l'italia riconosce il nostro diritto all'autodeterminazione, e di fatto sa che sul nostro territorio è in difetto di giurisdizione, cioè sa che deve con le buone o con le cattive liberare i nostri territori la nostra patria. 
Deve andare via dalla Sardegna!!!
Noi non abbiamo bisogno di ricorrere ad un referendum per sapere che l'italia deve sgomberare. 
I falsi profeti pseudo indipendentisti stanno confondendo e canalizzando i sentimenti di liberta dei Sardi, con lo scopo di confondere le idee per farci perdere tempo, e distoglierci dal vero obbiettivo. 
Solo se applichiamo il diritto internazionale la Sardegna può essere decolonizzata.
L'italia è obbligata ad agevolare questo percorso, non si deve e non si può opporre.
Leggette voi stessi con i vostri occhi quali sono i vostri diritti, di seguito vi riporto uno stralcio delle leggi che sostengono questo percorso giuridico
Legge n. 881 del 1977 l'art. 1. recita:
Il Presidente della Repubblica e' autorizzato a ratificare i seguenti atti internazionali, adottati e aperti alla firma a New York rispettivamente il 16 e il 19 dicembre 1966: 
a) patto internazionale relativo ai diritti economici, sociali e culturali;
b) patto internazionale relativo ai diritti civili e politici;
c) protocollo facoltativo al patto internazionale relativo ai diritti civili e politici.
Art. 2.
Piena ed intera esecuzione e' data agli atti internazionali di cui all'articolo precedente a decorrere dalla loro entrata in vigore in conformità rispettivamente agli articoli 27, 49 e 9 degli atti stessi.
(Patto internazionale-art. 1 )


PATTO INTERNAZIONALE RELATIVO AI DIRITTI ECONOMICI, SOCIALI E CULTURALI 
PREAMBOLO 
Gli Stati parti del presente Patto, 
Considerato che, in conformità ai principi enunciati nello Statuto delle Nazioni Unite, il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali e inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo; 
Riconosciuto che questi diritti derivano dalla dignità inerente alla persona umana; 
Riconosciuto che, in conformità alla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, l'ideale dell'essere umano libero, che goda della libertà dal timore e dalla miseria, può essere conseguito soltanto se vengono create condizioni le quali permettano ad ognuno di godere dei propri diritti economici, sociali e culturali, nonché dei propri diritti civili e politici; 
Considerato che lo Statuto delle Nazioni Unite impone agli Stati l'obbligo di promuovere il rispetto e l'osservanza universale dei diritti e delle libertà dell'uomo; 
Considerato infine che l'individuo, in quanto ha dei doveri verso gli altri e verso la collettività alla quale appartiene, e' tenuto a sforzarsi di promuovere e di rispettare i diritti riconosciuti nel presente Patto; 
Hanno convenuto quanto segue: 
Articolo 1 
1. Tutti i popoli hanno il diritto di autodeterminazione. In virtù di questo diritto, essi decidono liberamente del loro statuto politico e perseguono liberamente il loro sviluppo economico, sociale e culturale. 
2. Per raggiungere i loro fini, tutti i popoli possono disporre liberamente delle proprie ricchezze e delle proprie risorse naturali, senza pregiudizio degli obblighi derivanti dalla cooperazione economica internazionale, fondata sul principio del mutuo interesse, e dal diritto internazionale. In nessun caso un popolo può essere privato dei propri mezzi di sussistenza. 
3. Gli Stati parti del presente Patto, ivi compresi quelli che sono responsabili dell'amministrazione di territori non autonomi e di territori in amministrazione fiduciaria, debbono promuovere l'attuazione del diritto di autodeterminazione dei popoli e rispettare tale diritto, in conformità alle disposizioni dello Statuto delle Nazioni Unite.


Su Presidente de su MOVIMENTU DE LIBERATZIONI NATZIONALI SARDU 
Pier Paolo Orrù

domenica 27 settembre 2015

una delle dee di fb







Una delle dee di fb.

C'è gente insignificante, ma onnipresente, sarà iscritta a centomila gruppi, avrà decine di migliaia di amicizie, in un post su tre c'è una sua insulsaggine, travestita da sentenza, o da perla di saggezza, vomitevole, non trovo altro.
In ottima compagnia.
Ormai, essendo iscritta a tutti i gruppi indipendentisti, è una vera esperta di autodeterminazione, ma confonde stato con nazione.
Ormai, essendo divenuta super - esperta di archeologia, per via della sua partecipazione a tutti relativi gruppi, saprebbe riconoscere un reperto antichissimo con approssimazione di pochi lustri, salvo catalogare una comunissima "perda de arrìu" come oggetto di inestimabile valore.
La tuttologia è il suo forte, inattaccabile dalle parole e miserrimamente soccombente nei fatti.
Ho paura ad aprire la sezione home del social, sicuro che la avrei incontrata, intenta a distribuire le sue teorie scopiazzate da chissà dove.
Non dico che la modestia sia un pregio, non lo ho mai pensato, ma certa gente dovrebbe fare eterni bagni di umiltà.
Poi quando si arroga il diritto di partecipare a corti sovrane o tribunali similari, raggiunge l'apice della dabbenaggine, fattore inversamente proporzionale al suo effettivo valore, del resto in quel gruppo " non cindi est unu chi serridi sa porta ", e una pochezza come lei emerge di sicuro.
C'era un periodo che interveniva sempre, non invitata, nelle mie conversazioni, ma ho notato che dopo aver incassato qualche benevola bastonata, ha mollato l'osso.
E c'è pure gente valida che, non essendo per niente visionalista, casca nel suo trappolone dei bla bla bla.
A ciascuno le amicizie che si merita.
Dovrei decidere se bannarla definitivamente, per non vederla più, ma in questo modo mi toglierei la soddisfazione che mi da il fatto che simili personaggi non fanno altro che aumentare la mia autostima, al confronto, lasciamole intervenire queste nullità, tanto la retorica non ha mai fatto danni a nessuno.
E adesso non ditemi che questo testo ha abbassato di molto il livello di questo sito, quando mi viene da scrivere un pensiero, non c'è niente che mi può frenare, giusto o sbagliato che sia, se non avessi scritto queste righe sarei stato male.


























lunedì 21 settembre 2015

DECOLONIZZARE



Decolonizzare. La condizione della nazione sarda è ben nota a tutti. Problemi, sempre, solo, eterni problemi. Da trenta generazioni.
Colonizzata. Al momento, ma non da ora, imbrogliata da false promesse italiche. Stuprata da insediamenti industriali e militari italiani. E americani. E globalisti. E neoliberisti dalla valenza consumistica. Una terra in vendita.Emigrazione e conseguente spopolamento. Soggezione culturale, proprio noi che abbiamo i geni che hanno consentito ai nostri progenitori ancestrali di dominare il lungo e in largo in europa e altrove.


sabato 19 settembre 2015

Lezione di storia


Lezione di storia
Judicau de Sardinnia
Pier Paolo Orrù 
I Sardi hanno versato il loro sangue fino alla seconda guerra mondiale per difendere una patria che non era la loro. Leggendo la storia del mio popolo ho capito che non c'è stato un secolo nella quale questo popolo non sia stato martoriato per difendersi dagli attacchi dei prepotenti di turno. L'ultimo prepotente che ancora oggi sfrutta le nostre risorse, ha usato strumenti molto sofisticati per far si che quel po' si orgoglio venisse cancellato definitivamente. Gli attacchi maggiori li hanno sferrati contro la nostra cultura, la nostra lingua, la nostra storia. Hanno iniettato nelle nostre menti quantità esorbitanti di narcotici di varia natura. Ma è arrivato il momento del risveglio. I segnali ci sono tutti. Come la fenice il nostro popolo sta risorgendo. Questa volta non ci sarà spazio per le trattative o le mezze misure. L'Italia deve sparire per sempre dalla nostra terra, pagheranno tutti i danni che fino a quel momento hanno fatto. Il nostro popolo è grande, questa sarà l'ultima battaglia per la libertà.

https://jolao77.blogspot.com/2018/11/la-strada-per-la-liberta-non-contempla.html 

https://jolao77.blogspot.com/2018/08/le-abitudini-dei-sardi-e-la-devozione.html 


iscola sarda-cunferentzia


Cunferentzia
Interventu de marianu abis 

Salve a tutti, mi perdonerete se parlo una lingua straniera, sono mariano abis, mi sto interessando di problematiche scolastiche, educative e formative. 
Penso che anche a voi sia capitato di dover risolvere una situazione complicata, apparentemente senza vie di uscite, e per giorni non riuscite a trovare soluzioni, poi, all’improvviso, una mattina, la strada si presenta sgombra , percorribile in tutta sicurezza. Abbiamo ricevuto una folgorazione mentale, si è concretizzata in un attimo la soluzione, e non riusciamo a capire se sia stata generata da un ragionamento oppure sia apparsa spontaneamente. 
A me capita così, ragiono meglio appena alzato, la mente è predisposta a fornire sia soluzioni che intuizioni. 
Un motivo a tutto questo deve pur esistere, il sonno ci ha liberato dalle scorie della giornata precedente, ci ha sciolto dalle convenzioni sociali, pronte però, purtroppo, a materializzarsi di nuovo nel corso della giornata. 
Così è un bimbo, equiparabile ad un adulto appena alzato, riposato nello spirito e nel fisico, e pronto ad affrontare una nuova giornata, un bimbo al quale non sono state fornite ancora istruzioni, codici o imposizioni, egli ragiona in maniera autonoma , secondo la sua personalità.
La scuola italica , e la scuola in generale, ha una sola funzione, e non è quella di insegnare la storia o la geografia, la sua funzione è quella di conformare le persone, in modo da creare una popolazione che si inserisca senza problemi nel circuito produttivo e sociale che loro hanno pianificato. 
Loro non vogliono problemi, vorrebbero un esercito di individui spersonalizzati, intruppati e obbedienti. 
E così, fin dai primissimi anni di vita scolastica di un bimbo, è tutto un continuo livellare personalità, conformare, fornire soluzioni e concetti , inculcare nozioni e comportamenti che non disturbino il normale scorrere della prossima appartenenza alla vita sociale e lavorativa. Un fornire codici, paletti e formare recinti mentali duraturi.
Dal punto di vista dell’organizzazione lavorativa , ciò è un bene, è come formare un esercito di laboriose formichine che non hanno altro scopo nella vita che costruire e realizzare.
Ma l’essere umano non è una formica, e lo scopo della sua vita non è il lavoro, lo scopo della sua vita non è lo stipendio, o il profitto, essi sono dei mezzi, ma non sono il fine ultimo della nostra esistenza.

Ci hanno fatto credere che siamo al mondo per costruire, ma non è vero, siamo al mondo semplicemente per spendere la nostra esistenza alla ricerca della felicità, della gioia, per il piacere di mettere al mondo la continuazione di noi stessi. 
Mettere al mondo non vuol dire indirizzare, non vuol dire educare, non vuol dire istruire, e nemmeno insegnare o formare, mettere al mondo vuol dire trasmettere al proprio figlio, tramite l'esempio, la consapeolezza che la vita va vissuta con onore. 
Mettere al mondo significa lasciar libero nostro figlio di esprimere la sua personalità , nostro figlio non è né di noi genitori, né tanto meno della nazione di cui fa parte, è se stesso e basta.
Non è l’emanazione di niente e di nessuno.
Il ruolo dei genitori e della scuola non è fornire concetti e soluzioni, i quali devono essere la risultanza del libero pensiero di ciascun individuo, della sua sensibilità, tenendo ben presente che concettualmente non ci può essere nessuno al di sopra di lui, nessuno che lo indirizzi, nessuno che gli tracci strade o percorsi, in buona sostanza , nessuno che lo limiti.

So che la prossima affermazione che farò, potrebbe non trovare il consenso di buona parte di questa assemblea, ma affermo con convinzione che il ragazzo non dovrebbe subire nessun tipo di condizionamento almeno fino ai dieci anni di età, fino ad allora dovrà solo giocare e scoprire, e imparare solo a leggere e scrivere e far di conto, niente altro, ciò è necessario e sufficiente, confrontarsi per esprimere appieno la sua personalità, la sua genialità, l’estro, lo spirito artistico e comunicativo, l’arte di stare al mondo come individuo sovrano, e non come semplice cittadino utile allo stato, ma non rispettato, un popolo non è sovrano se i suoi componenti sono dei soggetti costruiti ad hoc, per i bisogni della società, ciascuno di noi deve porsi al di sopra dello stato, e lo stato deve unicamente servire e organizzare la collettività, ma non può intervenire sulla libertà espressiva di nessun individuo, non siamo nati per essere sudditi, e nemmeno per ragionare con le possibili teorie imposte dal sistema.
E concludo dicendo che le classiche materie oggi insegnate, non sono assolutamente importanti quanto una materia che non esiste nella quasi totalità delle scuole, una disciplina che ritengo sia indispensabile istituire, una materia che anche della vita sociale e politica è completamente latitante, la logica..

Ho terminato, grazie dell’attenzione.

martedì 15 settembre 2015

HO VISTO






HO VISTO
Ho visto un video.
Raccapricciante.
Istruttivo e distruttivo.
Terribile.
Cruento all'ennesima potenza.
Punizione e morte di un ragazzo di colore, in ambito di una civiltà che parrebbe ancestrale, ma su questo ho forti dubbi.
In ambito quasi certamente mussulmano.
Un video che non dovrebbe circolare in rete, e alla prima occasione lo segnalerò, anche se so perfettamente che chi lo ha pubblicato è consenziente con chi gestisce internet.
Quel video ha svariati fini, tutti funzionali alla pseudo cultura che le fetenzìe mondialiste pian piano ci stanno imponendo.
Serve per avallare una loro iniqua teoria che vorrebbe convincerci che la gente non ha diritto a governare, che siamo una massa di inutili abitatori di questo pianeta diretto dalle oligarchie.
La teoria Allen Dulles.
Svariati fini, dicevo:
La gente non deve punire, ci penserà lo stato, cioè loro stessi.
Divide et impera, popoli, nazioni, etnie, religioni, tutti armati contro gli altri, esecrare azioni da un gruppo che non è il nostro è persino troppo facile ed automatico.
Abituarci alla violenza, fino a che diventerà, se non lo è già diventata, prassi comune, quindi accettabile.
Incentivare i nostri comportamenti animaleschi e irrazionali, non vogliono che la gente usi il cervello, e quindi lo riempiono di spazzatura, di istintività.
Il video è di qualità tecnica più che accettabile, è impostato, diretto, sceneggiato, diffuso, e voluto sicuramente, appunto, dalla fetenzìa mondialista.
Noi, la gente, l'umanità, secondo loro, ci dobbiamo vergognare di noi stessi, delle nostre azioni squallide e terrificanti, non abbiamo, appunto, il diritto di auto governarci, ci penseranno loro per noi, come in effetti sta succedendo.
Azione - reazione, bisogna stoppare tutte queste aberrazioni, è necessario, secondo loro, mettere un freno alla libertà della gente.
Altro scopo raggiunto.
In questo periodo attuale, tempo di esodi che definirei biblici, loro vogliono il contatto tra diverse culture, ma lo vogliono perchè si creino problematicità, per destabilizzare nazioni, il fine ultimo è persino troppo evidente, il nuovo ordine mondiale.
Quando guardate un video violento, chiedetevi, almeno di straforo, perchè è stato diffuso, e ricordate che le elite sono dappertutto, stanno cercando di imporre il loro concetto di società, macchinoso e meccanico, scegliete la naturalità, che abbiamo tutti dentro il nostro intimo, noi siamo centomila volte migliori di loro, noi abbiamo il diritto di governare, loro sono il male e vanno emarginati.


















lunedì 14 settembre 2015

Domenico Loche Paba




























Domenico Loche Paba

I SARDI CORAGGIOSI!

Quante volte abbiamo sentito dire dai "continentali" che i sardi sono coraggiosi? 
Praticamente ce lo dicono ad ogni passo che mettiamo nella penisola e oltre i suoi confini. Ci piace sentircelo dire e quasi quasi ci crediamo. Non ci siamo mai chiesti però perche ce lo dicono.
Ce lo dicono perchè siamo un popolo combattivo? Macchè, basano questo convincimento più sulle gesta e attività delinquenziali, esaltate all'ennesima potenza dall'italia colonizzatrice col fine di marchiarci a fuoco come si faceva con il bestiame bovino per indicarne la proprietà!
In realtà, nulla è più falso del fatto che il sardo sia davvero coraggioso!
E' Falso e lo ribadisco: il sardo oggi è tutt'altro che coraggioso! E allora, se è vero come pare scientificamente provato che il sardo ha conservato per il 95% e oltre i geni degli antichi Shardana, diversamente dalla maggior parte dei popoli del pianeta, allora è anche vero che i nostri poveri antenati si stanno rivoltando in seno alla madre terra, vergognandosi di noi loro discendenti!
Loro, avrebbero permesso una colonizzazione italica? MAI! Avrebbero permesso il depauperamento del nostro territorio attraverso l'inquinamento dei poli petrolchimici o militari? MAI E POI MAI! Avrebbero permesso che ci portassero via le nostre risorse? ASSOLUTAMENTE NO!
Non avrebbero, loro, permesso nulla tutto ciò che oggi stà accadendo in danno del popolo Sardo, eppure risulta che litigassero anche allora ma che nel momento della neccessità erano assolutamente imbattibili, impareggiabili, invincibili! Ci hanno provato i romani e alla fine si sono limitati a commerciare e scambiare "tecnologia"; ci hanno provato i nordafricani a più e più riprese ma sono sempre stati battuti e, nella migliore delle ipotesi diventavano schiavi del popolo Shardana e.........sono stati scritti tanti libri al riguardo!
Oggi, gli schiavi siamo noi! Non'è una frase ad effetto, no.....è l'amara verità ma noi discendenti di quell'antico glorioso popolo, schiavizzati da quattro cialtroni, malavitosi di governanti italici con la complicità di meticci, non riusciamo a dare neppure il più timido segnale di ribellione, giusta ribellione!
E' falso dunque sostenere che i sardi siano coraggiosi! Noi però, quando ce lo sentiamo dire, stupidamente ci gonfiamo i polmoni, soddisfatti di quello che ci hanno appena detto. Ipocriti...... ipocriti....... e ancora ipocriti, falsi, venduti per trenta denari: ecco che cosa è bene che ci dicano perchè questa è sacro santa VERITA'!!!
Allora vorrei essere io
coraggioso per tutti coloro che non lo sono e combattere giorno dopo giorno per conquistare ogni giorno un bricciolo di quella libertà che ho, abbiamo ricevuto in eredità dai nostri antenati e che non abbiamo saputo mantenere.
Vorrei anche, se non riuscissi in questo intento, essere sepolto, il giorno in cui non sarò più capace di combattere, nella madre terra così come venivano sepolti LORO, all'ombra di un piccolo menir con l'epitaffio: "lui almeno ha provato"! Una raccomandazione: senza nome e cognome nè date perchè tutto questo alla fine non conta mentre conteranno le azioni ovvero, quanto amore avrò speso per la libertà del mio popolo!

domenico loche paba








Ma di chi o di cosa stiamo parlando?


Ma di chi stiamo parlando?
Stiamo parlando della categoria di italiani più indegna, più autorefenziale, più truffaldina tra tutte le categorie che abitano questa penisola piena di perfetti imbecilli che chiamare popolazione è far loro un complimento, si dovrebbe parlare piuttosto di greggi.
Ricordatevi che chi vi deve rappresentare deve essere l'eccellenza del vostro popolo, e invece vi ritrovate ad essere governati dalla feccia che ha la pretesa di rappresentarvi, loro sono il riflesso solo delle vostre miserie.
E allora di cosa stiamo parlando, se stiamo parlando di voi, allora diciamo che ve li siete abbondantemente meritati.
Ma parliamo di loro.


domenica 13 settembre 2015

MAJORE

MAJORE
Chi l'avrebbe mai detto !
E' tantissimo tempo che lo conosco, ormai ci possiamo considerare compagni di sorte, e oggi lo ho visto buttare al vento tutte le certezze di una vita!
Perchè poi, non mi è dato di capire; ho bisogno dei miei tempi biblici, a questa età non sono più reattivo come una volta.
Tutto il suo codice esistenziale assurdamente frantumato in un solo attimo!
Ma andiamo all'inizio della narrazione. 


FUEDDUS

FUEDDUS
Tu sei le parole che pronunci.
Vengono dal tuo intimo, contestualmente le approvi e le nomini.
E pronunci solo ed esclusivamente parole imposte.
Dalla fetenzìa culturale mondialista.
Parli con disinvoltura di razzismo senza sapere chi questa parola la ha coniata.
E soprattutto perchè la ha coniata .
Cui prodest?
Parli con nonchalance di destra e di sinistra, di maschilismo e femminicidio, ti gonfi il petto a parlare della giornata mondialista del 25 novembre, la più plagiante di tutte, usi parole suadenti sentite alla televisione, strumento di dominazione mediatica, culturale e invasiva fin nei più reconditi meandri del tuo cervello.


Pastoris e brebeis

Pastoris e brebeis
Quegli antipatici dossi che si vedono per le strade, chiamati rallentatori, sono stati rimossi.
Sono una invenzione italiana, e ad essa sono funzionali.
Nel contempo sono state fatte le pulizie di primavera, ora possiamo procedere spediti.
E lo stiamo facendo.
Siamo immersi nella seconda fase, quella di farci conoscere.
Per molti, ma non per tutti.
Per quelli che hanno l'intelligenza, o forsanche solo l'intuizione, di capire, che il nostro percorso verso la libertà ha bisogno del loro supporto.
Si, stiamo comunicando, e solo i più svegli capiranno le nostre tematiche, i nostri obiettivi, le nostre strategie.
Non ci serve "chiunque", ci servono eccellenze.

sabato 12 settembre 2015

indipendentISMO

INDIPENDENTISMO

ComunISMO
SocialISMO
RazzISMO
FascISMO
ManicheISMO
MaschilISMO
PerbenISMO
SionISMO
PartitISMO
IndipendentISMO
Sono più benevolo con chi non trova una parola che espliciti esattamente un concetto, che con chi si ostina ad usare parole create dalla fetenzia culturale mondialista.


venerdì 11 settembre 2015

stranezze

Stranezze 
da ilsovranista 
Stranezze
di Mariano Abis

E noi, invece continuiamo a sbagliare, e invece di parlare della immensa truffa monetaria che sottrae all’italia (per una volta parlo di italy) quasi 100mld di euro, moneta palesemente falsa all’anno, solo di interessi, e che ogni anno, anno dopo anno, spariscono dalla circolazione 200mld , il che ci sta portando alla disperazione più totale, e della constatazione che il debito globale è di 700.000 mld di dollari, a fronte di un reddito mondiale annuo di 70.000 mld, noi cosa facciamo? Come degli emeriti idioti continuiamo a parlare dei temi secondari che le fetenzìe ci impongono, disquisiamo di capre ignoranti ( specchiarsi no, eh? ), di partito podda, ( ho compassione per chi lo nomina ), di razzismo ( termine che non appartiene alla gente, bensì alle elite fetenziarie ), di immigrati ( conseguenza delle miserabili azioni del nwfo ), di corruzione ( infinitesima goccia nell’immensità del mare ), di illusorie speranze distribuite dai grillini (col 25% in parlamento riescono ad essere ininfluenti, un miracolo inspiegabile ), di pseudo indipendentismo dalle corte vedute, oltre che dalla corta memoria, e dal coraggio di magnifici leoni dagli artigli affilati, ma che non graffiano mai, le cui azioni non si concretizzano mai, di stupende espressioni di rancore sordo verso il

martedì 8 settembre 2015

Stelle cadenti

Stelle cadenti
Sono mesi che succedono queste stranezze.
Questo melefico andazzo DEVE assolutamente finire.
Come birilli da bowling, piano piano, tutte quelle che le mie valutazioni consideravano eccellenze, stanno cadendo, chi con fragore assordante, chi sommessamente.
Sono io che mi aspetto tanto da chi mi sta vicino, oppure effettivamente esse, semplicemente, NON erano eccellenze?

domenica 6 settembre 2015

Coraggio, non farti pignorare


A volte qualche disinformato mi chiede con aria indagatrice: e tu cosa hai fatto finora?
Rispondo in genere: quasi niente, per ora, ma ho intenzione di impegnarmi, e lui, rassicurato da quella frase, capisce che può spingersi ben oltre.



giovedì 3 settembre 2015

logico

kandu una lei est maba, non tocada a da rispetai, esistit sa gherra a is istrupiaduras, non esistit a prangi e fai su ki olidi su guvernu, tzeracu de is potentis, sa genti est prezisu a torrai a tenni in manus sa matessi vida.

logico
quando una disposizione è palesemente iniqua , non va rispettata, hanno voglia di citare leggi, regolamenti, disposizioni, promettere sanzioni, e quant'altro,,, esiste, per chi non lo sapesse, la disobbedienza civile, ,,, in ultima sintesi, è inutile lamentarsi continuamente , e continuare ad assecondare il potere , gestito da servi delle multinazionali, la gente deve riprendersi la propria vita nelle proprie mani, DISOBBEDIENZA CIVILE!!



https://jolao77.blogspot.it/2016/06/il-regno-delle-liberta.html


https://jolao77.blogspot.it/2016/06/inutile.html


https://jolao77.blogspot.it/2016/07/fino-quando-non-avrete-capito.html

mercoledì 2 settembre 2015

Si parla di moneta

Paolo M
Quanto mi piace!

 Paolo M
LA SARDEGNA CHE NON TI ASPETTI!
Quanto mi piace!
Piace a 281 persone.

Giuseppe F Davvero bellissima
Eleonora S Come mi piace Paolo!!!! è bellissima!

Vito S Anche se sono pugliese condivido con te .x l 'euro cosi

Anna S Anche a me !!!!! Bellissima

Marisa B Fantastica!!!

Gianna P proprio fantastica,,un sogno !!


RACCONTO : Il gallerista

Il gallerista
Resistere qualche minuto alle insistenze di uno dei migliori galleristi di cagliari, che vorrebbe sei quadri di una serie alla quale sono molto affezionato, trasmette un certo piacere.

martedì 1 settembre 2015

Ancora su martiri ed eroi





Ancora su martiri ed eroi

Noto molta confusione in merito e le domande che si pongono sono numerose.
Innanzitutto bisogna premettere che le due definizioni hanno origine diversa.
I martiri sono figure perlopiù religiose o mitizzate e quasi sempre passive, nonostante il loro esempio possa essere da sprone, quindi possa rivestire un ruolo attivo impersonale.
San Sebastiano e San Giorgio rappresentano bene il quadro.


Gli eroi, invece, appartengono all'immaginario collettivo battagliero, pertanto sempre attivo.
Un martire muore sempre, un eroe può restare vivo, ma può divenire martire se ucciso per vendetta delle proprie gesta. 
L'assunzione a martire di un eroe ne amplifica il clamore e può fungere da esempio per altri aspiranti eroi che ne volessero calcare le orme. 
Pertanto, la vendetta degli sconfitti ai danni dell'eroe vittorioso deve essere ben ponderata, proprio per non ottenere un effetto contrario, cioè decapitare la rivolta potrebbe creare una belva furiosa dai molteplici capi.

Entrambe le figure hanno punti in comune, come coraggio, sprezzo del pericolo o amore per il bene comune e la giustizia, ciò che li differenzia è l'utilità reale postuma del sacrificio, sia esso momentaneo o definitivo.
Ovvero la corretta valutazione di "costi e benefici" e se la minaccia sia di tipo artificiale o naturale.
Cioè il martire è esclusivamente creato dall'uomo, mentre l'eroe può essere di vario genere.

Poniamo esempi pratici.

Se salvo un essere vivente da pericolo di morte certa sono un eroe, ma il mio modus operandi, le caratteristiche del soggetto da salvare e le modalità-difficolta del salvataggio stesso sono fondamentali per definire il grado di eroismo, fino a giungere al punto massimo nel caso in cui metto a repentaglio la mia stessa vita per salvare quella altrui.

Un chirurgo che salva una vita in sala operatoria, tranne rari casi particolari, non è un eroe, se lo fa in autostrada, sì.

Un operatore della protezione civile è quasi sempre un eroe quando salva una vita, poiché, nonostante lo faccia per professione, le condizioni operative e ambientali richiedono un particolare coraggio.

Nel caso in cui mi offro come ostaggio nello scambiare la mia vita con quella di qualcun altro, invece, andando incontro a morte certa non ho caratteristiche eroiche, ma esclusivamente da martire.
Posso diventare eroe se combatto per evitare di essere ucciso insieme ad altri ostaggi, a prescindere dall'esito, ma se accetto la morte passivamente, non lo sono.

Paradossalmente un prigioniero accetta passivamente la morte, poiché preferisce la beatificazione come martire, piuttosto che la sconfitta come eroe, e questo fa la differenza.

Poi vi sono casi in cui non si è né l'uno né l'altro, cioè quando si valutano male "costi e benefici" della propria azione o situazione.

È una posizione impopolare e poco romantica, lo so, ma non definite eroe chi non lo è.

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Ps: Non includo notazioni politiche, su martiri per la libertà, Fosse Ardeatine, Foibe, piazzali Loreto e quant'altro per non alimentare facili speculazioni ideologiche, chi è intelligente trarrà proprie conclusioni.
Basti pensare che se dico CONDOTTIERO sono tutti pronti a partire (a chiacchiere), se dico DUCE (che significa la stessa cosa) sono tutti pronti a rimanere a casa...
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Carlo Pompei Falcone

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