mercoledì 30 settembre 2015

Identitarismo e libertà

Identitarismo e libertà
Un sondaggio a valenza europea indica il popolo sardo come il più attaccato alla sua terra, ai suoi simboli, alla sua nazione. Non lo faccio (quasi ) mai, non mi attacco alle parole, ma ai concetti, per una volta lo faccio, e prendo in esame la frase "Ma il sentimento di appartenenza fatica a diventare scelta politica". A parte il fatto che il sentimento di appartenenza della nostra gente è alquanto aleatorio, e non si basa certo su solide fondamenta "culturali" o storiche, ma ci si identifica con la bandiera dei 4 mori, con le squadre che giocano in campionati stranieri, siano esse calcistiche, cestistiche o di altro genere, e su improbabili simboli rappresentati da una birra, ahimè non più di nostrana proprietà, o di qualche liquore dal mediterraneo sapore, scelte uniche, indubbiamente, chiudo qui la parentesi, e scrivo sulle parole "scelta politica". 

 
Ammettendo il fatto che la frase non è scorretta (la politica ingloba tutto), mi soffermo sul fatto più o meno assodato se sia utile fare una scelta "politica ". Ci sarebbe da chiederci, a mio avviso, se la scelta giusta non sia più giuridica che politica.
E preciso, ponendomi al contempo una domanda: è indispensabile percorrere strade già ampiamente battute, che finora hanno portato ben miseri risultati? Non sarebbe meglio porre le nostre energie su una scelta che ha il sapore della novità, la freschezza di profumi mai sentiti prima? Mi riferisco alla scelta giuridica che alcune istituzioni stanno intraprendendo, il ricorso al diritto internazionale.
La legge 881, legge italiana ratificata nel 1977, che fa riferimento all'articolo 10 della loro costituzione, parla chiaro. In buona sintesi afferma il concetto che lo stato italiano, non solo non deve impedire la nostra auto determinazione, ma addirittura la deve favorire.
Trovatemi voi una disposizione della giurisprudenza italiana più favorevole alla nostra nazione, penso che non esista. Perchè non scegliamo quella strada tutti assieme, in una sana collaborazione senza sotterfugi o personalismi? Abbandoniamo percorsi politici che storicamente hanno dimostrato di essere ingabbiati dal diritto del colonizzatore, e tentiamo ( per noi la parola tentare corrisponde a impegnarci con tutte le nostre forze e passioni ) la strada del percorso giuridico? Lottare per la libertà secondo il diritto interno del colonizzatore, è come armarsi di arresoja contro i loro missili.
Per il processo di liberazione della nostra terra, è una novità assoluta che si basa sulla progressiva decolonizzazione della nostra nazione, credeteci quando affermiamo che sappiamo esattamente come agire, perchè abbiamo gli strumenti per portarla a termine.
marianoabis 

https://jolao77.blogspot.com/2015/09/decolonizzare.html    





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