sabato 31 ottobre 2015

Oggi ho incontrato una icona.



Sardara, 31 10 2015

A lezione di concreto e sano, vero indipendentismo.

Cella N° 21, il lungo cammino verso la dignità



Oggi ho incontrato una icona.


Ho letto il libro, desideravo da tempo incontrare l'autore.
E finalmente lo ho incontrato.
Senza alcun tipo di premeditazione, nell'attimo in cui chi mi accompagnava, mi presentava al Professor Bainzu Piliu, nel momento in cui gli stringevo la mano, mi è venuto spontaneo chiedergli se lo potessi abbracciare.



OVVIO (Alcune risposte alla rinfusa )


OVVIO 
Alcune risposte alla rinfusa 
ma si, stai tranquillo che è così, quella che ho scritto non è una interpretazione, la nazione sarda esiste a tutti gli effetti, sotto tutti gli spetti, compreso quello giuridico, preciso ancora un concetto, quello di autonomia, MLNS, non riconoscendo giurisdizione italiana sulla nostra terra, è lontano mille miglia da concetti "italianisti" che fanno passare per concessioni , quello che è un diritto parziale, l'autonomia è un diritto parziale, noi osteggiamo soluzioni transitorie, parziali, localizzate, non generalizzate, non risolutive , MLNS è alla ricerca di TUTTO, non del massimo , ma di TUTTO, che tradotto significa LIBERTA'.

Lo volete capire o no che chi ha acquisito una improvvisa visibilità mediatica, anche se nato dopo altre sigle, è sospettabile di collusione col potere? E' inutile che diffondano ai 4 venti il proclama che loro sono nati per unire, che cercano alleanze dappertutto, salvo dimostrare coi fatti che mirano da tutt'altra parte, è perfettamente inutile che cerchino di convincere la gente, convinceranno solo i perfetti ciechi che non vogliono vedere, chi ragiona ed è attento a quel che succede, è esente da simili plagi, buona fortuna a loro ed ai ciechi volontari

Domenico Loche Paba 
Imbroglioni, alleati dei traditori italiani, viscidi, retorici, infingardi, vili, falsi, sfuggenti,state complicando all'inverosimile il raggiungimento della libertà del popolo sardo......se vi è rimasto un briciolo o anche di meno di intelletto, TACETE ora e per sempre!

Quanti altri movimenti indipendentisti, associazioni, devono nascere per ostacolare, impedire, ritardare la decolonizzazione della terra di Sardegna?  Ormai è assodato il fatto che essendo tutti, nessuno escluso, di ispirazione politica italiana, mirano a frammentare, confondendo le idee ai sardi.
Nessuno che riesca a pensare ed agire con parametri diversi da quelli con i quali ci hanno fatto convivere per qualche secolo. Guai ad avere un'idea di Sardità pura, reale, rispondente alla vera natura del Sardo e se qualcuno la dovesse avere, questa idea, và isolato, condannato a prescindere.
Non vi viene in mente null'altro che una miserabile poltrona o etichetta?
domenico loche paba

come uomini, come facenti parte dell'umanità, non abbiamo niente di meno e niente di più dei migranti, ma siamo immersi in un sistema che da più importanza ad un pezzo di carta , ad un elenco custodito in municipio, e allora le strade sono due, o ci si autodetermina , oppure si subisce, e siccome la stragrande maggioranza della gente sembra che sia masochista, la seconda ipotesi la fa da padrona, il diritto internazionale , quello dei diritti degli esseri umani, è applicabile sia al singolo , che al collettivo, ad un popolo, ad una nazione, ecco perchè battiamo sull'unico modo valido che abbiamo per liberarci da questo sistama che preferisce uomini di paglia, a esseri umani in carne, ossa, intelletto e aspirazioni.

Callentori de Sardinnia
Callentori de fradis in gherra
Fogu me in manus pro sa terra mia
Manus a celu, a circai fragu friscu de muta
Castiai is ogus de is fradis, cumprendi ca adessi finas a sa fini
Juramentu de balentes shardana
Libertadi finas a sa moti
Mamma Sardinnia, custa est promissa
Finas a sa moti, finas a sa libertadi
 
Qualcuno mi sa dire perchè ancor parlano di elezioni italiane? Qualcuno mi sa dire perchè il popolo sardo non adotta il diritto universale per la propria liberazione ? Qualcuno mi sa dire perchè il popolo sardo è così rassegnato? Qualcuno mi sa dire dove è finito lo spirito shardana?

Analizziamo un altro aspetto di "dipendenza".
La totalità delle sigle che si definiscono indipendentiste, dipendono dalla giurisprudenza del colonizzatore.
Ne adottano le regole, le leggi, anche in termini elettorali.
E ribadisco, anche in termini elettorali, a parte qualche raro caso.
Mi si consenta di scrivere che questo atteggiamento è contro producente, per i fini che quelle sigle si prefiggono.
Il nostro Movimento, invece, non accetta regole scritte dal colonizzatore, reputa che il diritto internazionale sia molto più utile alla causa, perchè più favorevole.

Il grande Bainzu Piliu 
"Eravamo a meno di un metro l'uno dall'altro, a sinistra egli aveva il capo dei corazzieri di scorta, alla sua destra, Oscar Luigi Scalfaro, e dietro una selva di politici di rango, sardi e italiani.
Pertini mi guardava perplesso, sbattendo le palpebre, sembrava chiedersi : "chi è costui?"
Aveva l'aria di un povero vecchio e mi faceva tenerezza, prese la lettera, e la diede al comndante dei corazzieri dicendo: "si, si, la leggerò con attenzione." ""Lei cosa ne pensa del presidente Pertini?"
Gli risposi: "a me pare una bravissima persona, ma io non dimentico mai che è il rappresentante di uno stato straniero, e nemico".





Gli stati, in definitiva, secondo il diritto internazionale, devono tener in massimo conto i diritti naturali, universalmente accettati, che ogni individuo, alla sua nascita, possiede, in quanto essere umano.
Il Movimentu de Liberatzioni Natzionali Sardu, sfrutta queste disposizioni favorevoli al suo fine, che è la libertà della nazione ospitata dalla sardegna, libertà, non indipendenza.
E allora, senza voler forzare la mano alle dirigenze e ai militanti delle varie sigle indipendentiste, credo che una seria ed approfondita riflessione sull'adozione o meno del diritto internazionale, sia necessario, per loro, discuterla.
Sia al singolo, che al collettivo, ad un popolo, ad una nazione, ecco perchè battiamo sull'unico modo valido che abbiamo per liberarci da questo sistama che preferisce uomini di paglia, a esseri umani in carne, ossa, intelletto e aspirazioni.
















venerdì 30 ottobre 2015

Indipendentismo e Libertà

Indipendentismo e Libertà
Bene fanno amplissime frange del patriottismo sardo, a volersi considerare, e autodefinirsi "indipendentisti".
E' justo, loro "dipendono".

E se sembra una forzatura affermare che dipendono dallo stato colonizzatore, nella sostanza non lo è. E spiego.
Dipendente è chi adotta, o ne subisce, imposizioni estranee alla cultura del suo popolo, chi dipende (e non è solo una forma mentis, ma ha molto di concreto), sia economicamente o culturalmente dal colonizzatore.


giovedì 29 ottobre 2015

Il percorso del Movimento




Il percorso del Movimento
Sia ben chiaro a tutti che il percorso del Movimentu de Liberatzioni Natzionali Sardu, non è un percorso politico, ma è un percorso Giuridico!!!
Non cerchiamo voti, né per noi, né per nessun altro!
Non promettiamo nulla, né cadreghe né prebende.
Vi chiediamo, aiutatevi a ritrovare la vostra LIBERTÀ !!!
Non è facile, sarà dura, ma è POSSIBILE !!!

Il presidente MLNS, Pier Paolo Orrù.









mercoledì 28 ottobre 2015

Il calore della mia nazione

Il calore della mia nazione
Sentire il tepore del contatto con i miei fratelli di lotta
Scottarmi le mani al fuoco della passione per la mia terra
Sollevarle, quelle mani, in cerca del vento dal profumo di mirto
Guardare negli occhi i miei fratelli, e capire che insieme resteremo sempre
Un giuramento da indomiti guerrieri shardana, guerrieri balentes
Libertà fino all'estremo sacrificio, fino alla morte
Madre Terra, questa è una promessa, fino alla morte o fino alla libertà

Callentori de Sardinnia
Callentori de fradis in gherra
Fogu me in manus pro sa terra mia
Manus a kelu, a circai fragu friscu de muta
kastiendi is ogus de is fradis, kumprendi ca adessi finas a sa fini
Juramentu de balentes shardana
Libertadi finas a sa moti
Mamma Sardinnia, custa est promissa
Finas a sa moti, finas a sa libertadi .
marianoabis


https://jolao77.blogspot.com/2018/09/pubblicazioni-stampe-ripensamenti.html

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martedì 27 ottobre 2015

lettera ad un Professore


Lettera ad un Professore
Sono, come lei probabilmente sa, o immagina, Professor Dedola, completamente e costantemente d'accordo con suoi testi. In un suo testo ha scritto una frase che non mi convince del tutto, e cioè che la caratteristica tutta sarda dell'essere tzeracus, non sparirà mai, le dico questo non perchè la frase sia destituita da ogni fondamento, so benissimo anche io che la predisposizione all'"ascarismo" è ben radicata ( purtroppo ) nel nostro popolo, e sono d'accordo anche sul fatto che fino a che non saremo liberi, questa prerogativa, ahimè, resterà sempre, ma il progetto di libertà nel quale siamo impegnati, e che lei ben conosce, e che spero goda della sua vicinanza sostanziale, e approvazione, è indirizzato in tutt'altra direzione.
Possediamo una capacità ferrea di considerare i nostri propositi, ampiamente realizzabili, che ci fa dire che quello che decidiamo, per noi è cosa già fatta, tanta è la passione, unita al sapere che tra noi c'è gente motivata e competente. Questo, senza voler fare troppi proclami a nostro favore , è il nostro approccio alle varie tematiche e incombenze, senza voler apparire presuntuosi, le dico che il nostro progetto non è indirizzato solo alla libertà della nostra nazione, se tutto intorno ci sono negatività diffuse, il nostro compito sarà anche cercare di inficiarle e cancellarle, in un percorso di consapevolezza collettiva che, se corposo e diffuso, porterà risultati in ottemperanza alla teoria scientifica denominata della centounesima scimmia.
Sempre senza voler far apparire che il Movimento sia affetto da presunzione, o manie di onnipotenza, le dico che, per come la vediamo noi, con le nostre conoscenze, con il valore di chi ci sta vicino, e le ponderate decisioni già prese, per le nostre capacità comunicative, e per altro ancora che non può essere diffuso, ci sentiamo di affermare che nel giro di un lustro, la nostra Patria sarà libera.
Ho (purtroppo) lasciato nelle pagine del defunto, dimenticato governo provvisorio, oltre cento pagine, che non ho salvato, su tematiche e su argomenti che riguardano educazione, formazione, scuola, ed istruzione, intese in maniera assolutamente innovativa, tanto innovativa che nemmeno gli intellettuali che ci sono vicini, le hanno approvate (o comprese) del tutto.
In pratica si tratterebbe, una volta liberi, di intraprendere, per le nuove generazioni, un processo di de programmazione di termini e concetti che tendono a ingabbiare la coscienza critica di scolari e studenti, un nuovo modo di estrapolare non forzosamente dalle giovani menti, concezioni naturali che cervelli non inquinati possiedono, e quindi non affetti da atrofizzazioni varie. E' per questo che le dico che l'essere tzeracus tipico dei sardi, per come la vediamo noi, sparirà completamente con le nuove generazioni. Sarà mia cura farle conoscere la nostra visione della nuova scuola, e magari avere il piacere, se lei vorrà, di discuterla con lei.

I soldatini di saiyan

I soldatini di sayan
Alcune definizioni, per capire di che si parla. (Si parla di mondialismo, si parla di fetension). 
Da wikipedia, I testimoni di Geova sono un movimento religioso[1][2][3]cristiano[2][4], teocratico,[5] millenarista,[6] restaurazionista,[7] originariamente denominati "Studenti Biblici", che derivano dalla congregazione di un gruppo di studenti della Bibbia fondata nel 1870 in Pennsylvania da Charles Taze Russell, e sostengono di praticare il ripristinato cristianesimo del I secolo[8][9][10]. Secondo il rapporto del Corpo direttivo[11], al 2014, sono 8.201.545 i testimoni di Geova attivi.

New Age (letteralmente "Nuova era") è un'espressione generale per indicare un vasto movimento subculturale[1] che comprende numerose correnti psicologiche, sociali e spirituali alternative sorte nel tardo XX secolo nel mondo occidentale. Le numerose e diverse concezioni riconducibili a questa denominazione sono accomunate dall'ideale dell'avvento di un "mondo nuovo" o di una "nuova era", spesso indicata astrologicamente come età dell'Acquario (l'età attuale è detta dei Pesci). Sotto la definizione di New Age vengono fatte ricadere molte realtà di diversa natura - semplici stili di vita, filosofie, religioni, medicine alternative, organizzazioni, aziende e via dicendo, caratterizzate da un approccio eclettico e individuale all'esplorazione della spiritualità. Il termine New Age è anche ampiamente e ufficialmente utilizzato per riferirsi al vasto segmento di mercato in cui si vendono libri, beni e servizi connessi a tali visioni del mondo.

Sayan (Saiyan) - specie umanoide extraterrestre del manga Dragon Ball.
Sayan - catena montuosa siberiana.
Sayan - gruppo etnico degli Altai.
(anche loro, ne deduco che per per wikipedia , non esistono come movimento culturle.)

Scientology
La Chiesa di Scientology o più comunemente Scientology è un'organizzazione che ha sede principale negli Stati Uniti e che raccoglie e diffonde dal 1954
117 KB (14 692 parole) - 18:23, 26 ott 2015 ( boh ).

Globalismo: Helicon è un pianeta immaginario del ciclo della Fondazione di Isaac Asimov.
È il pianeta nativo di Hari Seldon. Situato alla fine della Spirale Galattica, nella regione di Arturo, è un pianeta periferico, piccolo e povero di risorse, complessivamente poco importante nella storia galattica; prima della nascita dell'Impero Galattico era terra di conquista per altri regni. 
Su Helicon si sviluppò durante intorno all'11800 dell'Era Galattica il movimento Globalista, che ai tempi del suo massimo splendore arrivò a coinvolgere circa il 10% della popolazione del pianeta. I Globalisti credevano che Helicon fosse l'unico pianeta abitato nella Galassia, rifiutando l'Impero Galattico come un elaborato inganno. Questo passo rimanda al cosiddetto Problema delle Origini, ovvero l'interrogativo delle origini dell'umanità, quesito chiave della ricerca storiografica di Seldon.

New World Order - Nuovo Ordine Mondiale termine utilizzato nell'ambito delle relazione internazionali riguardante la storia del XX e del XXI secolo
 
New World Order - Nuovo Ordine Mondiale termine utilizzato in relazione alla Teoria del complotto del Nuovo ordine mondiale

lunedì 26 ottobre 2015

Parliamo di movimenti di liberazione


ILSOVRANISTA.IT




Parliamo di movimenti di liberazione nazionali


Parliamo di movimenti di liberazione nazionali

di Mariano Abis




In italy esistono molti movimenti di liberazione nazionali, essi hanno ragione di esistere per via di una storia che classifica la popolazione che rappresenta, come appartenente ad una nazione, con lingua, tradizioni e peculiarietà omogenee.

Se chiedi ad un appartenente ad un determinato popolo che ha diritto, secondo il diritto internazionale, a lottare e reclamare la sua totale indipendenza dall’italia, se si senta più italiano o appartenente a quella nazione, nella stragrande maggioranza dei casi risponderà di NON considerarsi italiano.


domenica 25 ottobre 2015

Essere visionalista



Essere visionalista
Cerco di spiegare nel minor numero di parole possibile il mio essere visionalista, o visioneri, come preferite. Ho già scritto varie volte che ho fatto esercizi imposti e autoimposti, per la attenta lettura di una frase, di un testo; ho già scritto che vorrei da parte di chi mi legge, la massima attenzione, la stessa attenzione che io stesso metto nella lettura di testi altrui. Questo a scanso di equivoci, e a scanso di accuse più o meno velate, tipo frasi del genere: ma chi sei tu per dirmi certe cose? 


Se non scrivi in limba non sei un patriota

Se non scrivi in limba non sei un patriota
SABATO 24 OTTOBRE 2015
M***
Po kini teniri timorìa ascriri e a fuedhai sa lingua o limba in sa de duas variantis, Logudoresa e Campidanesa. Si biri ca su prexu est meda de ndi fai parti de sa familia, apustis no sciu si a calincunu dh'amncara sa gana o teniri bregungia de provai a sumancus a scriri po acomenti dhu fuedhara su sardu de bidha sua! 154 annus de colonialismu, no creu ki appanta scancellau s'arrastu prus de importu de unu populu ki no est sa limba sceti, cantu sa libertadi de essi SARDUS! 

Jolao Mariano Abis
tutto giusto quello che hai scritto, infatti chi non parla in limba non potrà mai essere un buon patriota

M***Custu no nc'intrara nudha o Marianu! No pighisti allu po cibudha! No sciu a comenti fetzara s'aministradori a ti teni ancora in custa truma!

Jolao Mariano Abis ti svelo un piccolo segreto, io parlo e ragiono in sardo, e scrivo in italiano, ho il sospetto che tu parli in sardo, scrivi in sardo e ragioni in italiano, soddisfatto?



sabato 24 ottobre 2015

Essere colonizzati


Essere colonizzati.
Essere colonizzati significa andare a votare, essere colonizzati significa pagare le tasse, essere colonizzati significa consegnare documenti allo stato, ai comuni, alla regione, a enti e organizzazioni statali, essere colonizzati mentalmente significa seguire partiti nati in sardegna che fanno finta di essere sardi, per imbrogliare gli sprovveduti, essere colonizzati significa lavorare per l'economia italiana, e non per la propria nazione, essere colonizzati significa insegnare e frequentare scuole italiane, significa riconoscere la moneta e la cultura del colonizzatore, iscriversi ad albi e organizzazioni non derivate da bisogni della propria nazione, essere colonizzati è accusare chi scrive in italiano, e nel contempo scrivere in sardo con grafia italiana, essere colonizzati significa gareggiare, competere sotto la bandiera del colonizzatore, essere colonizzati significa iscriversi e iscrivere i propri beni, in enti statali, essere colonizzati significa chiedere e non pretendere, essere colonizzato, è anche militare in una formazione indipendentista che accetta regole e giurisprudenza italiana, essere colonizzati è una forma mentale così solida che è inutile che io continui a scrivere, perchè tanto non vengo capito.

La giurisprudenza sarda


La giurisprudenza sarda.
Essere Grandi e fare molto più di quello cui è lecito attendersi, non "paga" in una società disumanizzata e ipocritamente FALSA.

Carlo Pompei Falcone  
"Altre due dipendenti fanno vertenza a LINEA soc. coop, cioè a me. Interpellate telefonicamente tengono a precisare che non è una questione personale, ma di principio. Lo stesso principio che mi è costato 60 mila euro (di tasca mia) per consentire la regolarizzazione del DURC aziendale affinché fosse erogato il pagamento della loro cassa integrazione tramite INPS e INPGI. E di una delle due (delle quali non faccio nomi, per umana pietà e decenza) anche il pagamento dello stato di maternità sommato a quello di CIGS. Per chi si intende di stati di crisi aziendali è pura fantascienza…  
La riconoscenza umana non è di questo mondo, ma è colpa mia: potevo farmi i cazzi miei e spendermi 60 mila euro a mignotte vere… "
 

venerdì 23 ottobre 2015

Gandhi e le donne





Si racconta che il grande Gandhi fosse un impenitente donnaiolo.
Qualcuno, un giorno, venne a casa sua per avvisarlo che suo padre era morente, e lui, impegnato in certe faccende facilmente immaginabili con una donna, rispose che appena possibile sarebbe accorso al suo capezzale.
Terminò il compitino che si era sobbarcato, e si diresse a casa del genitore.
Egli era appena spirato.
Gandhi fu invaso da un senso di colpa così forte che giurò a se stesso che mai più avrebbe "toccato" una donna.
E lo fece, onorò fino alla morte la promessa.

giovedì 22 ottobre 2015

Nenias - vento di sardegna


Vento di sardegna
Il vento che piega le querce mi porta i lamenti della mia gente, il maestrale mi porta la nenia scaturita dalla sofferenza della mia nazione contadina e pastorale.




martedì 20 ottobre 2015

LIMBA (intrusioni mondialiste, LSC &C°)

LIMBA
Quando tratto argomenti che abbiano attinenza con la libertà dei popoli, alla quale si contrappone il mondialismo più sfrenato, leggetemi pure tranquillamente, non vi sto mentendo, vi sto fornendo informazioni esatte.
Altro è, per me, parlare di quel fondamentale argomento per l'essenza più intima dell'esistenza di un popolo, che risponde al nome di lingua.
So perfettamente che me ne dovrei interessare in maniera specifica, e costante, ma non posso per questioni di tempo.
Però, pur non essendo un esperto, mi accorgo che qualche imbecille sta facendo passare per avvenimento culturale, un tentativo mondialista di distruzione delle nostre lingue.
Vorrebbero distruggere le nostre lingue, e sostituirle con una lingua che loro, pomposamente e viscidamente chiamano ufficiale.
Diffidate dagli idioti e da incompetenti matricolati che diffondono il credo della LSC , la lingua sarda comune, non sto a specificare i motivi per cui mi sono spinto a dare giudizi così stroncanti, ma vi dico semplicemente che per un visionalista come me, è persino troppo facile scovare qualunque tentativo mondialista che vuole andare contro gli interessi della gente.


sabato 17 ottobre 2015

Disumanesimo

Disumanesimo
Sarebbe bello scrivere di disumanesimo e parlare di persone, sarebbe bello, ma non lo posso fare. La situazione è più grave di quello che si possa immaginare. Il disumanesimo è un sistema, una istituzione, uno stravolgimento di regole universali, che in presenza di una umanità dissoggettata non avrebbe ragione di esistere. Così non è, questa umanità ha accettato valori che di naturale non hanno nemmeno la parvenza.
E se parliamo di italietta, abitata da una accozzaglia di popoli che hanno scelto come icone gentaglia del calibro di colombo, garibaldi, e pertini, allora si rasenta il ridicolo. A quest'ultimo viene attribuita una frase che non può essere stata pronunciata da lui, la frase è troppo intelligente. "Un governo che non fa gli interessi della gente, va buttato fuori a calci con pietre e bastoni."
Vengono approvate a spron battuto leggi che hanno del disumano, in ottemperanza a questo sistema soldocratico al servizio delle peggiori fetenzìe del pianeta.
Come si può penalizzare la gente che, non per causa sua, è costretta a lasciare la sua casa, per debiti verso lo stato o le banche? Come si può staccare la corrente elettrica a chi, non per sua causa, non può pagare una stupidissima bolletta? Come si può staccare la fornitura dell'acqua, ad un essere umano? Eppure queste azioni aberranti sono la prassi in questo stato che non riconosce altro che moneta, soldi, pecunia, e ha fatto di una sudicia banconota la sua bandiera.
Cosa può fare la gente per invertire questa tendenza disumana? Si può, si deve ribellare. Se la gente non controlla il proprio territorio, è destinata ad una disumana schiavitù, in presenza di questa tipologia di politici.
In sardegna esistono due gruppi di splendide persone che tutto questo lo hanno capito. Rispondono al nome di Popoli Liberi, e di Retza Natzionali de is Attivistas Localis, il primo è impegnato nella difesa di famiglie che altrimenti, senza nessuna altra forma di protezione, perderebbero la propria casa, la propria azienda, in men che non si dica. I successi da loro ottenuti ammontano a decine e decine, hanno dimostrato che il potere non può scorrazzare in lungo e in largo senza che nessuno contrasti le sue disposizioni criminali.
Il secondo nasce per il controllo del territorio sardo, il controllo effettivo, sistematico, diffuso, costante e capillare. E' nei pensieri di chi ha ideato la Retza, un sogno, ogni paese della sardegna dovrà avere un suo nucleo operativo, per affermare la volontà dei sardi, di potersi sostituire a questo sporco governo delle elite. Nel momento in cui avremo controllato il nostro territorio, la libertà per il nostro popolo è conseguenziale, automatica, quando le forze del (dis)ordine italiano, ad ogni loro intervento, troveranno la gente non disposta a subire più ingiustizie, si schiereranno dalla loro parte.
Dalla nostra parte. Questo si chiama autodeterminazione.
Adesso, con un popolo che non ha rispetto per se stesso, non si può chiedere alle forze del disordine di spalleggiarlo, loro devono vedere che la gente è stufa di subire sempre, devono vedere presidi popolari in ogni contrada. Vuoi costituire nel tuo paese un presidio dei Popoli Liberi o della Retza?
Prendi contatto con noi. Uniamoci ai Popoli Liberi e a sa Retza, per il nostro bene , per un umanesimo reale, per il futuro dei nostri figli, loro ti stanno aspettando, non aspettano che te, che finalmente hai capito che la gestione del nostro territorio spetta a noi, e non allo stato italiano.

venerdì 16 ottobre 2015

Cose che succedono in chat

Cose che succedono in chat, e non solo.
Vorrei che le persone che mi leggono, usino la cortesia di leggermi attentamente, e SENZA PREGIUDIZI; esattamente come faccio io con i loro scritti, io non faccio agli altri quello che non vorrei fosse fatto a me, quindi occhio a quello che scrivete, sappiate che se non vi rispondo direttamente è perchè penso che non siete all'altezza di dialogare con me, almeno non con la mia stessa intensità, e il mio livello di asserzione.
Sono abituato a scrivere nudo e crudo, mi piace dire le cose ESATTAMENTE come le penso e come devono essere dette. SENZA LA VOSTRA MALIGNA RETORICA.
Le poche cose che so, le ho imparate perchè ho percorso la strada della visionalità, perchè ascolto attentamente, perchè mi informo continuamente, quando leggo, lo faccio con passione, con desiderio di conoscenza, cerco di capire il senso delle frasi, cerco di leggere tra le righe, e di assimilare i concetti. Cerco, quando posso, di non attaccarmi alle parole, se non le capisco, chiedo spiegazioni, cerco di migliorarmi anche se ciò costa fatica, la stessa fatica che voi non avete intenzione di esprimere.
Ormai mi devo rassegnare al fatto che qualunque mia innocente "lezioncina" dispensata senza secondi fini, se non quello di informare, venga volutamente travisata come maligno desiderio di stare in cattedra. Gli specchi sono stati inventati per riflettere l'immagine della persona che sta di fronte.
Esistono persone con le quali ci si capisce al volo, anche senza parlare, e altre con le quali potresti scambiare miliardi di parole, e non aver fatto mezzo passo avanti nella discussione.
Da ora in poi, (dopo aver redatto, corretto, riletto, confermato e sottoscritto), quelle persone dovranno dimostrarmi di aver ben capito quello che ho appena scritto, altrimenti, fino ad allora, non avranno più il piacere di dialogare col sottoscritto.
Non darò loro la soddisfazione di una risposta diretta, spero che capiscano che io sono io, e loro dovranno fare qualche passettino in avanti, per mettersi alla pari.
 
E adesso passiamo alla trascrizione di parte della chat, quella che ha creato uno squallido putiferio, e durante la quale sono stato attaccato in maniera brutale, accusato di volermi mettere in cattedra, in maniera pregiudizievole, con malignità, accusato di voler separare e non unire, (sul termine unione ci sarebbe molto da discutere), ma io sono io, e loro non valgono una cicca di niente, dimostrano solo la pochezza del loro pensare, ricordo loro che per essere buoni patrioti, non serve coraggio e determinazione, serve anche intelligenza, una prerogativa che hanno dimostrato di non possedere.
Se ci sarà da collaborare con loro per il bene della mia Patria, lo farò, ma non ho intenzione di prendere decisioni con loro, di discutere con loro, visto il livello sublime di retorica, vuotezza infinita, incommensurabile bla bla bla, visto il niente assoluto che si portano appresso.
 
P**** "Boh? Ancora si fanno fra loro, Sardigna e Nazione, molti distinguo...".

Jolao* "ciao P**** , in questa frase ci sono due errori, il primo è che la definizione di sardigna è la più inappropriata che esista, cerca il suo significato nei dizionari del colonizzatore, è quindi da rifiutare assolutamente, potresti chiamarla sardinnia, sardinia, all'inglese, alla turca, in sanscrito, all'italiana, ma non chiamarla sardigna, il secondo errore è che i distinguo sono necessari, chiarisco, la sardegna è una terra, la nazione si riferisce al popolo, non alla terra, puoi dire che la sardegna è la terra della nazione sarda, ma non confondere una terra con un popolo, con affetto, ciao "
Fine della conversazione in chat
Continuerò a dialogare con chiunque senza retoriche, con la forza evocativa necessaria, con sincerità e chiarezza, alle provocazioni maligne risponderò col silenzio. Se tutto questo è un mio difetto, ditemelo.

giovedì 15 ottobre 2015

Con la forza di un'incudine che cade dal decimo piano

Con la forza di un'incudine che cade dal decimo piano

Articolo di domenico loche paba (le iniziali minuscole sono volute dal'autore)

Desidero rispondere a dei commenti che ho letto in un post di Mariano Abis, pubblicato nella pagina “ Sa Domo Comuna de is Sardus”, il 10 di questo mese.
Mi preme da subito dire, che le mie considerazioni NON sono contro o a favore di qualcuno perciò, faccio appello al buon senso,gusto ed equilibrio delle persone che chiamerò in causa, ringraziandole anticipatamente per la loro comprensione.
Leggo: Bustianu Cumpostu FORSIS TOTU CUSSOS AGETIVOS IMBRATADOS DE LIMBA TRICOLORE CHI NOS AS ISCUDU A SUPRA EST MENGIUS CHI TI CHE LOS TORRES A COLLIRE CA FORSIS SERBINT MEDA DE PRUS A TIE CHI NO A NOIS. ISCUSA DE CALE DIRITU INTERNATZIONALE E DE CALE UNIVERSU SES FAEDDENDE ?
Mi chiedo Bustianu e chiedo a te: Pensi Tu che un Sardo sia veramente tale se parla solo il suo dialetto? E ancora: Sei sicuro Tu stesso, di parlarlo e scriverlo correttamente il Tuo? E poi: Passi per il diritto universale che non tutti percepiscono, ma un indipendentista specialmente di lungo corso, come Te, almeno per un fatto culturale non può non conoscere il Diritto Internazionale, più e più volte invocato da più parti?
Tento di dare una mia sia pure modesta valutazione: Credo, perché la mia esperienza di vita me lo dice, che i sardi che parlano la lingua italiana sono come sai molti, come me del resto; molti di questi, ho potuto personalmente constatare che si sentono sardi fino al midollo spinale: camminano, respirano, mangiano in sardo, insomma vivono di Sardità elevata all’ennesima potenza. Ci sono quelli invece che, chiamiamoli cosi, moderati…..parlano italiano sentendosi sardi solo in parte e anzi ce chi persino si colpevolizza per non poterlo parlare.
Al secondo quesito che pongo, non posso dare io una risposta, però Tu in tutta coscienza ed umultà sicuramente potrai rispondere meglio di me. 
Terzo ed ultimo quesito: Ti chiedi che cosa siano Diritto internazionale e Universale; Sono certissimo che Tu sai benissimo di che cosa si tratta! Infatti penso ma correggimi se sbaglio, che tu abbia voluto fare una leggera provocazione che in fondo in fondo ci può anche stare.
Ora, desidero rispondere al Sig. Marco Cannas e, indirettamente rispondo a quanti si fanno la sua stessa domanda: Marco Cannas ...e po fai totu custu teneus dus movimentus de liberatzioni natzionali? mah...
Di Movimenti di Liberazione, in teoria potrebbero essercene persino un numero maggiore rispetto a quelli che si definiscono o si rifanno all’indipendentismo; infatti, per quanto numerosi siano, i MLN, l’uno non inficia gli altri. E’ vero, ce ne sono due, uno è quello di Doddore Meloni, diciamo così, mentre l’altro fa capo a Pier Paolo Orrù. Non mi risulta che i due movimenti si contrastino l’un l’altro anzi, sia pure sporadici c’è uno scambio di idee se non anche informazioni che personalmente, considero, a prescindere, costruttivo.
Quanto ai fatti, citati dal Sig. Cannas, devo essere lapidario: Lei è sicuro di essere al riguardo informato, sulle attività intendo, che detti movimenti hanno posto in essere? A questo quesito, se vuole, può rispondere con la medesima serenità d’animo con la quale Le ho posto il quesito stesso.
A questo punto però, non posso esimermi,come sardo, dal fare qualche altra considerazione di merito, alla luce di quanto precede ovvero: lo so, oggi un po’ tutti ci riempiamo la bocca di indipendenza, sovranità, libertà ecc. ecc…………mi chiedo continuamente perché tutte le parti in causa in campo, che vogliono la libertà del popolo sardo, non adottino una linea comune, sia pure nel pieno rispetto di quelle realtà in campo?
Lo confesso, non trovo uno straccio di risposta! Sarà forse per l’antagonismo di tipo rivalistico? O sarà forse perché c’è chi ama esasperatamente la primogenitura? E così via, ne ho molte altre………..
Quello che vedo con chiarezza, è che ognuno tira l’acqua al proprio mulino, senza rendersi conto che in questo modo, il Popolo Sacro Sardo, non arriverà MAI alla sua liberazione! E’ un dato di fatto……!
Ora i Sardi, devono essere messi difronte ad una scelta; devono cioè scegliere a questo punto, il meno peggio e questo accadrà solo ed esclusivamente dalla capacità che avranno i vari movimenti di raccontare LA VERITA’; la verità su TUTTO, senza sotterfugi di sorta, evitando ogni ambiguità, evitando di raccontare loro storielle che ormai conoscono come le ninne nanne, poi……..il movimento che arriverà a dare la libertà al popolo Sardo, dovrà essere per forza di cose quello che sarà stato più onesto e avrà collaborato……. E’ IMPRESCINDIBILE!
Vedete, Caro Bustianu e Sig. Cannas, io scrivo aimè, solo in italiano, poco e male parlo il mio logudorese di Pozzomaggiore però, posso garantirVI che il mio sentimento di ieri e di oggi, mi porta a dire, senza alcun timore di smentita, che baratterei la mia vita se da questa dovesse o potesse dipendere, la piena LIBERAZIONE DEL MIO POPOLO!
Con amicizia sincera,

dominigu loche paba

mercoledì 14 ottobre 2015

MLNS riconosciuto dall'italia

MLNS riconosciuto dall'italia
E' ufficiale e conclamato. Lo stato italiano riconosce la repubblica di SARDINNIA.
Durante un attimo di pausa, dal nostro impegno a difendere la famiglia Spanu di Arborea, visto che, nonostante le forze dell'ordine italiane avessero bloccato e controllato la strada 22, tutto era tranquillo, il mio amico Efisio ed io, abbiamo deciso di fare una passeggiata per stemperare la tensione. Veniamo bloccati da una pattuglia, che decide di controllare le nostre identità. Dopo una minima resistenza da parte nostra, dato che non stavamo commettendo alcun crimine, abbiamo deciso di esaudire la loro richiesta. Abbiamo mostrato così i nostri documenti di nazionalità sarda, rilasciati dal Movimentu de Liberatzioni Natzionali Sardu. 
 

domenica 11 ottobre 2015

Una scelta di novità

Non lo faccio (quasi ) mai , non mi attacco alle parole, ma ai concetti, per una volta lo faccio, e prendo in esame la frase " Ma il sentimento di appartenenza fatica a diventare scelta politica " /// A parte il fatto che il sentimento di appartenenza della nostra gente è alquanto aleatorio, e non si basa certo su solide fondamenta "culturali" o storiche , ma ci si identifica con la bandiera dei 4 mori, con le squadre che giocano in campionati stranieri, siano esse calcistiche, cestistiche o di altro genere, e su improbabile simboli rappresentati da una birra, ahimè non più nostrana, o di qualche liquore dal mediterraneo sapore, scelte uniche, indubbiamente, chiudo qui la parentesi, e scrivo sulle parole "scelta politica", / ammettendo che la frase NON è scorretta (la politica ingloba tutto), mi soffermo sul fatto più o meno assodato se sia utile fare una scelta "politica ", / Ci sarebbe da chiederci, a mio avviso, se la scelta giusta non sia più giuridica che politica. 

E preciso, ponendomi al contempo una domanda : è indispensabile percorrere strade già ampiamente battute, che finora hanno portato ben miseri risultati? Non sarebbe meglio porre le nostre energie su una scelta che ha il sapore della novità, la freschezza di profumi mai sentiti prima ? / Mi riferisco alla scelta giuridica che MLNS sta intraprendendo, il ricorso al diritto internazionale./ La legge 881, legge italiana ratificata nel 1977, che fa riferimento all'articolo 10 della loro costituzione, parla chiaro. In buona sintesi afferma che lo stato italiano, non solo non deve impedire la nostra auto determinazione, ma addirittura la DEVE favorire. Trovatemi voi una disposizione della giurisprudenza italiana più favorevole alla nostra nazione, penso che non esista. E allora lancio il mio appello a tutte le sigle indipendentiste, perchè non scegliamo quella strada tutti assieme, in una sana collaborazione senza sotterfugi o personalismi? Abbandoniamo percorsi politici che storicamente hanno dimostrato di essere ingabbiati dal diritto del colonizzatore , e tentiamo ( per noi la parola tentare corrisponde a impegnarci con tutte le nostre forze e passioni ) la strada del percorso giuridico? E' una novità assoluta che si basa sulla progressiva decolonizzazione della nostra nazione, credeteci quando affermiamo che sappiamo esattamente come agire, perchè abbiamo gli strumenti per portarla a termine .













sabato 10 ottobre 2015

Assertivo

Assertivo.
So benissimo che quello che sto per scrivere potrebbe crearmi qualche antipatia tra i miei amici, ma non posso fare a meno di scriverlo in maniera forte. Un pregio mi viene riconosciuto, tra i mille aspetti negativi che sicuramente ho, SONO ASSERTIVO. Quello che scrivo è diretto, chiarissimo e comunicativo, nel bene o nel male. Giusto o sbagliato che sia.
Bene, Vi dico, amici carissimi che credete ancora che le cose, in italy, possono essere risolte con le leggi italiane, che siete degli SPROVVEDUTI. Combattere questo sistema - trust avvalendoci della  giurisprudenza italiana, occidentale o atlantista, è da IDIOTI.
E vi dico un'altra cosa, solo i Movimenti di Liberazione delle varie Nazioni cosiddette italiane, possono ribaltare questo sistema injusto, non esiste diritto, elezioni, partiti politici, movimenti di altri tipi, iniziative giuridiche, mobilitazioni popolari estemporanee, proteste, mobilitazioni, presidi permanenti, NON ESISTE NIENTE ! Solo il diritto internazionale. Solo i movimenti di liberazione nazionali. Quando poi si parla di referendum per dichiarare la nostra volontà di auto determinazione SI RASENTA IL RIDICOLO. Chi le propone sta concedendo tempo prezioso allo stato che ci opprime, chi le approva senza ragionarci su è un irrazionale, cieco e sordo, per non scrivere di peggio, gente che non vuole togliersi il velo davanti agli occhi e accetta le porcherie televisive che tappano le orecchia e il cervello.
Credete Voi che il pastore lascerebbe andare le proprie pecore che gli forniscono carne e latte ogni giorno? SIETE DEGLI ILLUSI.
Solo il diritto internazionale e quello Divino ci possono liberare, non certo il diritto italiano!
Scidaaaa!!!

NOI:

NOI:
Siamo cristallinamente trasparenti, cerchiamo di essere anche assertivi, ma siamo anche CONTRO (contro si) tutti i mondialismi, specie quelli globalizzanti, contro i vari piani dulles, kalergi, e gender, espressioni del pensiero iniquo che vorrebbe essere dominante, e in parte lo è, siamo contro la distruzione delle nostre lingue tramite il famigerato piano LSC, (lingua sarda comune), contro quell'aberrante costruzione che non verrà fortunatamente mai terminata delle CORTI SOVRANE; O TRIBUNALI DEL POPOLO che dir si voglia, gente asservita alle elite culturali che come abbiamo detto, combattiamo con tutte le nostre forze, siamo CONTRO culture new age, pseudo o reali confessioni religiose, imperialismi di ogni genere, dominazioni culturali che non tengono conto delle specificità di tutti i popoli, e compagnia cantante, ma NON siamo contro l'italia inteso come nazione, (nazioni sarebbe più corretto ) ci libereremo presto della sua forma di stato colonizzatore del nostro popolo, ingombrante e DANNOSA presenza, ci libereremo presto di tutti gli alleati di quello stato colonizzatore, sfruttatore delle nostre risorse, ma per fare questo avremmo bisogno della VICINANZA della gente sarda, senza il suo consenso, quello che faremo, perchè lo faremo, sarà una costruzione sterile.

giovedì 8 ottobre 2015

Vieni in retza









Vieni in retza



La sardegna è la terra della nazione sarda.
E' assodato, certificato, riconosciuto.
Una semplice domandina si pone, siamo una nazione di serie A ?
L'ipotesi porta al risultato, sempre che l'ipotesi sia corretta.
Possiamo dire di essere una nazione coi fiocchi e i controfiocchi?
Io la vedo così, se o sbaliato mi corigerete, una nazione che non controlla il proprio territorio è una mera costruzione idealista che non ha un minimo di valenza sostanziale.
Come può considerarsi nazione, un popolo che lascia commettere ogni tipo di angheria allo stato colonizzatore?
Espropri, aste giudiziarie, pignoramenti, gente che si ritrova da oggi a domani senza un tetto sopra la testa, o che perde aziende per le quali ha lavorato per tutta una vita, scusate se sono offensivo, ma un popolo così, che non è solidale con i propri connazionali, addirittura con i propri vicini, è un popolo al quale si può fare di tutto, tanto non si ribella ai soprusi, come lo scemo del villaggio, che subisce passivamente ogni tipo di scherzo, anche il più pesante.
Una risposta alle aste e ai pignoramenti esiste, bisogna fare in modo che nessuno abbia convenienza a partecipare alle aste giudiziarie, bisogna stabilire una regola, nessuno dovrà entrare in possesso di beni rubati alle aste, e questa situazione deve diventare sistematica, deve diventare una regola assoluta e inderogabile. Come si può fare ciò? Semplicemente controllando il nostro territorio, bloccando sul nascere le aste, presidiando le aziende, facendo sentire la pressione della gente sui tribunali, sugli sciacalli, sullo stato, dimostrando alle forze dell'ordine che la gente non sopporta ingiustizie.
E' stata istituita la Rete Nazionale degli Attivisti Locali, ogni paese, per quanto piccolo, dovrà avere un suo gruppo operativo, basterebbe una minima percentuale di popolazione, diciamo, a voler esagerare, l'uno per mille.
Facciamo un esempio, e prendiamo in esame senorbì, non so quanti abitanti conti, facciamo che siano 10,000, ok, risultano 10 attivisti, ecco, dieci attivisti possono controllare il territorio, impedire aste e pignoramenti, ogni paese deve sentire che il territorio è controllato dal popolo sardo, e non dallo stato, la gente vessata deve capire che nessuno riuscirà a sequestrare i loro beni, è un circolo virtuoso che non può far altro che estendersi, a macchia d'olio, in tutta l'isola.
E anche in breve tempo, cosa volete che siano sei mesi, un anno, di fronte a oltre seicento anni di dominazioni straniere?
Abbiamo la struttura operativa delegata a ciò, nata per riprenderci il nostro territorio, la nostra terra, la sardegna è nostra, non è delle banche, o degli sciacalli, o dei tribunali che vorrebbero decidere il destino della gente che, a causa delle crisi ricorrenti, con provvedimenti non etici, decide la vita o la morte di individui non colpevoli.
Non ha nessuna valenza una legge ingiusta, la gente si deve riappropriare della certezza che il diritto universale è superiore a qualunque legge dettata dall'uomo, se sei un vero sardo, riappropriati della tua terra, vieni in retza.
Continua pure le tue battaglie in seno al tuo movimento indipendentista, se vuoi, questo ti fa onore, ma vieni anche in Retza.

https://www.facebook.com/groups/770741866357384/?ref=ts&fref=ts 


































mercoledì 7 ottobre 2015

OFFIDA

OFFIDA
Primissimi anni 2000.
Mezzo secolo fa, ma i ricordi di quella avventura sono vivi in me.
La cittadina è graziosa, raggiunta col mio camper 238 fiat, di antidiluviana memoria, l'ambientazione, racchiusa su territori quasi completamente ricoperti da vigneti, mi trasmetteva immagini medioevali, e il verde dominava dappertutto, interrotto solo da qualche orrenda calanca.
Inoltre Offida è sede di un torneo di scacchi che attendevo da molto tempo.
Dovevo dimostrare, soprattutto a me stesso, quale era il mio valore in quello sport.
Presi l'impegno con il massimo della determinazione, dovevo fare il salto di categoria.
Cominciai benissimo il torneo, due vittorie e un pareggio.

esempi di azioni decolonizzanti

Esempi di azioni decolonizzanti.
Ammettiamo che tu possegga un terreno, sia esso confinante o non con altre abitazioni, e hai deciso di costruire un capannone, o un laboratorio, una bottega, o una casa, ammettiamo che il tuo comune (ente dello stato colonizzatore) non ti conceda la possibilità di realizzare la costruzione, ebbene puoi esporre il problema a chi può scavalcare disposizioni ingiuste, (i comuni raccontano spesso la frottola o la scusa della burocrazia, o quelle di piani urbanistici, molte volte destituiti da ogni logica) .
Nella fattispecie esso può essere un Movimento di Liberazione, in quel caso verrebbe esaminato il progetto realizzativo, e se non si riscontrano gravi controindicazioni, che non sto a spiegare perchè intuitive, a quel punto non dovrai far altro che mettere il terreno sotto giurisdizione del popolo colonizzato, e realizzare il progetto.
In questo modo avrai sottratto allo stato colonizzatore un pezzetto di terreno, sul quale esso non potrà più vantare nessun tipo di giurisdizione.
Ammettiamo che hai una attività commerciale o artigianale, e a causa di esose tassazioni, non hai potuto ottemperare ai relativi pagamenti fiscali, ebbene, anche in quel caso ( e in qualsiasi caso ) ti puoi svincolare da quegli adempimenti penalizzanti, cancellarti dal registro delle imprese statale, e iscriverti al registro delle imprese della nazione a cui appartieni, nel contempo metterai anche i locali sotto giurisdizione del popolo colonizzato, e non dovrai versare più nessuna relativa imposta allo stato colonizzatore.
Tali comportamenti possono diventare praticamente obbligatori, se si decide di non perdere i propri beni, specie in presenza di aste giudiziarie o pignoramenti.
E' preferibile adottare simili azioni in maniera preventiva, fermo restando il fatto che avranno immediato valore in qualunque condizione di reale possesso del bene si operi.
Ultimo esempio, se sei in possesso di una autovettura, o di un furgone o camion, e non vuoi sottostare alle imposizioni statali, non hai da fare altro che iscriverlo al pubblico registro automobilistico del Movimento di Liberazione del tuo popolo, lo stato colonizzatore, anche in quel caso, non ha nessuna giurisdizione su quei mezzi.
Del resto, considerando tutto l'insieme, ribadiamo con forza, che lo stato colonizzatore, nel nostro territorio, è in difetto di giurisdizione, e dovrà sloggiare dalla nostra terra.

Dipendenza

Dipendenza
Il popolo sardo pretende il ripristino URGENTE di ogni legalità, se i politici sono sordi, dimostrando di essere anche servi, i giornalisti ciechi e collusi, in cambio di chissà quali favori, non resta che sperare ( per chi è abituato a sperare ) che almeno la magistratura dimostri UMANA GIUSTIZIA, e flessibilità, sull'applicazione di leggi scritte da gente che vuole male all'umanità intera, che guardi all'idea sublime di un etico umanesimo. Due bandiere, una tricolore, e l'altra azzurra, trapuntata da melefiche stelle, bandiere mondialiste e elitarie, bandiere che simboleggiano poteri ingiusti, campeggiano sopra le bandiere sarde del popolo, è ora di uscire dall'europa e ripudiare il PATRIGNO colonizzatore italiano;; è ora che il popolo sardo SI SVEGLI dal torpore dei ragionamenti e condizionamenti italici che hanno fatto breccia sul cervello di molti, la nostra è una NAZIONE che ha il diritto di diventare STATO. Si dovrebbe parlare di meno di trust italia , e di più di STATO DI SARDEGNA. LA NOSTRA E' UNA NAZIONE che ha il sacrosanto DIRITTO DI DIVENTARE STATO!!! E se i sardi questo non lo capiscono e continuano a parlare di normative italiane , di elezioni italiane, di parlamenti italiani, di politici italiani, dimostrano di essere DIPENDENTI dallo stato colonizzatore, allora, mi dispiace dirlo, il bisogno di libertà non alberga nelle loro menti.

lunedì 5 ottobre 2015

Il futuro Stato Sardo.

Il futuro Stato Sardo
Prinicipi Fondanti del futuro Judicau de Sardinnia .
Il sito Jolao77 accoglie le linee guida, e le discussioni, sull'assetto del futuro, ineluttabile, meritocratico Judicau de Sardinnia.
Filosofia statale, concretezza operativa, principi gestionali, MERITOCRAZIA da premiare e incentivare, anche con azioni tangibili.  SPIRITUALITA', PRINCIPI, Etica, Chiarezza, giurisprudenza attenta ai principi del codice barbaricino, della carta de logu, e del diritto UNIVERSALE, oltre che attenzione per il diritto internazionale.
Verranno trattati i singoli argomenti in una miriade di sezioni, scrivo un elenco molto parziale.

PFfJS/tassazione




PF f JS
Tassazione
Principi Fondamentali del futuro Judicau de Sardinnia.

Concretizzazione dello stato sardo.
Ma ciò non deve essere inteso come unico traguardo, sarebbe da ingenui cercare libertà senza avere bene in mente il futuro assetto dello stato che si vuole costruire, perchè di costruzione si tratta.
Sarebbe da ingenui liberare la sardegna, senza operare almeno nelle sue immediate vicinanze, per eradicare il mondialismo imperante.
Illustrerò il futuro assetto del Judicau de Sardinnia, parlerò di tutti gli aspetti che ne regoleranno l'esistenza.
Oggi parliamo di tassazione.
Il primo, basilare principio costitutivo, dovrà essere la felicità della gente sarda.
Lo stato non può e non deve operare contro la gente, contro la sua serenità.
In contro tendenza alla prassi attuale, diffusa su tutto il pianeta, dove le tasse vengono adottate per impoverire, noi affermiamo che tassazioni, imposte e imposizioni finanziarie, sono da escludere, a parte alcuni, rarefatti casi.
E li elenco.
***Eliminazione di disparità economiche troppo evidenti tra cittadini, va da se che la stragrande maggioranza della popolazione non va tassata in nessun caso.
***Drenaggio, ma solo quando necessario, di parte del surplus monetario che, come si sa, se eccessivo, può creare squilibri economici e finanziari.
E' ammessa una moderata ( o praticamente nulla ) tassazione ( imposta sul valore aggiunto ) sui beni di prima necessità, casa, cibo, trasporti, vestiario, benessere fisico e psicologico, salute, formazione, fermo restando il fatto che beni voluttuari, di lusso, non necessari ( o dannosi perchè viziosi ) devono essere abbondantemente tassati, se non aboliti, non è giusto, e non dovrà avvenire, tassare un operaio che circola con una utilitaria, mentre un ricco non contribuisce in maniera consistente ai bisogni dello stato per i suoi capricci o inutili comodità.
Il lavoro non verrà tassato.
Sfatiamo la favola che bisogna pagare contributi previdenziali, essi non sono necessari per la futura pensione dei lavoratori, essa è a totale carico dello stato.
Niente tasse scolastiche, o riferibili al trattamento di malattie, nessun contributo per concessioni governative o statali, nessuna forma di interessi in caso di approvazione di progetti utili alla comunità. 
E termino correggendo in parte la frase bisogni dello stato, e scrivendo che lo stato non ha bisogno di moneta, se fornita dalla gente, essendo in possesso della sua sovranità monetaria, la moneta, per uno stato realmente sovrano, è come il sole, il vento, il mare e le nuvole, bene inestinguibile.
Naturalmente, e questo dovrà essere scritto a chiare lettere in costituzione, non dovrà cedere, per nessun motivo, nessuna delle sue sovranità.


























domenica 4 ottobre 2015

un simpaticissimo ignorante




Un simpaticissimo ignorante
Lui, come me, è un assiduo frequentatore del social per eccellenza.
Io lo sono perchè devo comunicare, lui perchè deve rompere le scatole.
Ci siamo incontrati e scontrati spesso, in feroci dispute dal sapore ironico o dissacrante.
Ieri si è rifatto vivo con un profilo farlocco, ma siccome sono un visionalista, mi è bastato leggere due righe per capire con chi avevo a che fare.
Una rapidissima incursione sul suo profilo, e gli immancabili errori di ortografia, mi hanno dato la certezza di chi fosse il mio interlocutore.
Mi accusava di essere un ladro di simboli, di non amare il mio popolo, e di non rispettare la mia lingua.
La costruzione delle frasi erano così illuminanti che ho, al momento, la certezza della sua vera identità.
Dopo alcune scaramucce, la conclusione è stata imprevedibile, non è stata proprio come si suol dire, a tarallucci e vino, ma quasi.
E alla luce di questa discussione, memore anche della bella e positiva filosofia che contraddistingue il mio Movimento, ho deciso di conquistarlo alla nostra parte, sarà sicuramente un osso duro, ma alla fine ci riuscirò, perchè un rompiscatole come lui è meglio averlo amico piuttosto che nemico, almeno questo pregio gli riconosco, che fa il paio con la sua innata simpatia.
Oggi stesso gli chiederò amicizia. 
Sono un pochino in ansia, ma spero che la accetti.