mercoledì 7 ottobre 2015

esempi di azioni decolonizzanti

Esempi di azioni decolonizzanti.
Ammettiamo che tu possegga un terreno, sia esso confinante o non con altre abitazioni, e hai deciso di costruire un capannone, o un laboratorio, una bottega, o una casa, ammettiamo che il tuo comune (ente dello stato colonizzatore) non ti conceda la possibilità di realizzare la costruzione, ebbene puoi esporre il problema a chi può scavalcare disposizioni ingiuste, (i comuni raccontano spesso la frottola o la scusa della burocrazia, o quelle di piani urbanistici, molte volte destituiti da ogni logica) .
Nella fattispecie esso può essere un Movimento di Liberazione, in quel caso verrebbe esaminato il progetto realizzativo, e se non si riscontrano gravi controindicazioni, che non sto a spiegare perchè intuitive, a quel punto non dovrai far altro che mettere il terreno sotto giurisdizione del popolo colonizzato, e realizzare il progetto.
In questo modo avrai sottratto allo stato colonizzatore un pezzetto di terreno, sul quale esso non potrà più vantare nessun tipo di giurisdizione.
Ammettiamo che hai una attività commerciale o artigianale, e a causa di esose tassazioni, non hai potuto ottemperare ai relativi pagamenti fiscali, ebbene, anche in quel caso ( e in qualsiasi caso ) ti puoi svincolare da quegli adempimenti penalizzanti, cancellarti dal registro delle imprese statale, e iscriverti al registro delle imprese della nazione a cui appartieni, nel contempo metterai anche i locali sotto giurisdizione del popolo colonizzato, e non dovrai versare più nessuna relativa imposta allo stato colonizzatore.
Tali comportamenti possono diventare praticamente obbligatori, se si decide di non perdere i propri beni, specie in presenza di aste giudiziarie o pignoramenti.
E' preferibile adottare simili azioni in maniera preventiva, fermo restando il fatto che avranno immediato valore in qualunque condizione di reale possesso del bene si operi.
Ultimo esempio, se sei in possesso di una autovettura, o di un furgone o camion, e non vuoi sottostare alle imposizioni statali, non hai da fare altro che iscriverlo al pubblico registro automobilistico del Movimento di Liberazione del tuo popolo, lo stato colonizzatore, anche in quel caso, non ha nessuna giurisdizione su quei mezzi.
Del resto, considerando tutto l'insieme, ribadiamo con forza, che lo stato colonizzatore, nel nostro territorio, è in difetto di giurisdizione, e dovrà sloggiare dalla nostra terra.

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