lunedì 9 novembre 2015

per ora lo chiamo ancora Mauretto.





Per ora lo chiamo ancora Mauretto.
In parlamento italiano c'è un rappresentante dei sardi.
Dicono (ma io mi dissocio ).
Molti sono convinti che lui li rappresenti alla grande, in quanto esprime sentimenti di intolleranza verso le aberrazioni che lo stato italiano compie a danno della nostra nazione, e fin qui tutto bene.
Si chiama Mauro, ma, per ora, preferisco chiamarlo Mauretto.

Spero però di poterlo chiamare Mauro, oppure, ancora meglio, il grande Mauro, se e quando abbandonerà la sua attuale linea di fuffa, fumo, plagio, bla bla bla.
Riconosco che solleva tematiche a noi care, ma se non abbandona la giurisprudenza e giurisdizione italica , e se non si orienta verso il diritto internazionale, continuo a considerarlo in maniera estremamente negativa, uno che prospetta soluzioni che fanno solo perdere tempo, nella nostra marcia verso la libertà. 
Quando NON si deciderà a collaborare con noi, (perchè ha sicuramente capito che la nostra linea è vincente) , e NON abbandonerà privilegi derivati dalla sua carica italica, e NON dimostrerà di essere veramente sardo, continuerò a considerarlo in maniera estremamente distaccata, e i suoi filmati portatori di caos.
Immaginiamo che il signor Mauro (non lo chiamo onorevole perchè le cariche italiane non mi rappresentano NIENTE ) , abbandoni quei privilegi, e si unisca a noi, certo avrà una vita più tormentata, potrebbe avere anche dei guai, ma potrebbe correre anche il "rischio" di passare alla storia, scusate se è poco. 
Sperando che capisca .
Affermo convintamente che sta rallentando, con iniziative ambigue, (vorrebbe  organizzare per conto dello stato italiano, un referendum sulla nostra volontà di auto determinarci), il nostro cammino verso la libertà.
Mi piace riportare la frase di un mio amico, che afferma che è come voler far organizzare il cenone di natale al tacchino predestinato.  
Lui, essendo eletto in competizioni elettorali che non riconosciamo, NON ci rappresenta, perchè noi del Movimento, NON SIAMO ITALIANI, mentre lui, invece, come sardo, è rappresentato da noi, che abbiamo il dovere di riportarlo sulla retta via. 
Sia ben chiaro che non stiamo cercando alleanze con lui, è lui che dovrà capire, se veramente vuole bene al suo popolo, che dovrà ravvedersi e compiere il percorso al nostro fianco, voglio sperare, data la sua innegabile intelligenza, che capisca in quali termini si pone la questione, se continuare a SPECULARE sulla sua posizione di PRIVILEGIO, oppure compiere un atto eroico per il bene della sua NAZIONE, che voglio sperare sia la sardegna e non l'italia, visto e considerato anche che l'italia NON E' UNA NAZIONE.
Scrissi, da queste pagine, e la divulgai in maniera virale, una mia lettera aperta rivolta a lui, lettera che ha sicuramente letta, (visto che sono certo che dispone di uno stuolo di persone in rete, che seguono i suoi post, e non solo) , ma che ha pensato bene di NON darle risposta.
E chi sarebbe questo jolao che ha avuto l'imprudenza di volersi misurare addirittura con un onorevole italiano ?
Qusta non è una lettera aperta, non ha bisogno di risposte.
Questo testo non ha bisogno di risposte, quello che ho da dire lo ho detto in maniera chiara, quello che auspico è che anche lui usi chiarezza con i sardi, cosa che finora non è avvenuta.








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