sabato 27 febbraio 2016

LOCOS



LOCOS
Di mantra sfavorevoli coniati in discredito dei sardi ne esitono a bizzeffe.
Tralasciando le impressioni che emergevano tra i parlamentari delle prime legislature del regno d'italia, nelle quali si descrivevano i sardi come un popolo sudicio, portato a delinquere, a rivoltarsi, mangiatori di erbe e ghiande, perchè non si potevano permettere il pane, emergono prepotenti i due mantra principi riferiti ai sardi: centu conca e centu berritas, e l'altro che dispensava grande discredito, cioè descriveva i sardi come pocos, locos, e malunidos.
Riguardo al primo mantra c'è da dire che non è del tutto errato, siamo forse il popolo più individualista del pianeta, dicono che quando si discute tra cinque sardi, emergono almeno dieci pareri diversi, niente da dire, o da contrastare, personalmente credo che non sia un difetto, ma ricerca del meglio, un modo di affrontare ogni problema in maniera completa, esaustiva.
Faccio mia la affermazione di un mio amico, che dice che siamo fatti a colori, qualsiasi argomento si può affrontare in centomila modi, quello che emerge sono le parole che si pronunciano, e che fanno decidere all'ascoltatore se l'impressione finale sia positiva o negativa.
Pocos, locos e malunidos.



Pocos, senz'altro, siamo irrimediabilmente pocos, per via dello spopolamento che gli italici governi hanno decretato per noi.
Un territorio che potrebbe tranquillamente accogliere almeno il triplo della popolazione attuale.
Nessun problema.
Malunidos?
EHJA.
E' vero, non lo contesto, contesto piuttosto chi vorrebbe unire sigle indipendentiste che adottano il diritto italiano, con elezioni fasulle italiane, eleggere rappresentanti che giurano per l'italia, e non per la sardegna, con annessi e connessi, unire dicevo, con movimenti che adottano il ben più favorevole diritto internazionale.
Sul termine locos stendo un velo pietoso.
Falsità assoluta.
Deriviamo dal popolo shardano - nuragico, c'è bisogno di spiegare chi è?
Penso di no, è il popolo che ha imposto la sua cadenza prima alle coste di tutto il mediterraneo, poi ai faraoni, e poi a tutto il mondo occidentale.
Se non si è capito bene sto affermando che tutta la civiltà occidentale è nata dal genio dei sardi.
Racconto un fatto realmente accaduto, prendetela come volete, potete crederci o meno.

Nel medio evo le scorrerie saracene verso la terra di sardegna erano la norma, depredavano e fuggivano, tornavano, depredavano e fuggivano.
Posada, un borgo della regione della baronia, è sormontato da un castello.
Il castello denominato della fava.
I saraceni decisero di assediare quel castello, ma i suoi difensori non davano segni di cedimento ( i sardi, seppure i detrattori, in seguito, avrebbero affermato che sono stupidi, sono ostinati nei loro propositi).
Gli abitanti del castello erano però allo stremo, ed anche i saraceni, vedendo che non riuscivano ad aver ragione degli assediati, stavano perdendo le speranze di poter invadere il castello.
Urgeva, per gli assediati, trovare una soluzione geniale ai loro problemi.
Decisero di tentare l'ultima carta giocabile, tenevano in cattività un piccione, l'ultimo rimasto, gli diedero da mangiare alcune fave, le ultime rimaste, lo liberarono, lo ferirono con una freccia, e il povero volatile fece ben poca strada, si schiantò ai piedi del capo saraceno.
Lui ebbe l'idea di aprire il ventre del malcapitato bipede, si stupì del fatto che esso fosse pieno, pensò che se i difensori del castello potevano permettersi di nutrire così abbondantemente il piccione, avrebbero potuto sopportare per lungo tempo l'assedio.
Decise che era ora di abbandonare l'impresa, ordinò di smontare il campo, e fare un mesto ritorno verso la turchia, dalla  quale era così baldanzosamente partito.

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