sabato 13 febbraio 2016

Manipolazione storica

Manipolazione storica
La tv e l'informazione in generale, ci propinano continuamente, persino nelle loro pubblicità, il concetto di italianità. Compra italiano perchè è genuino, i nostri prodotti sono i più controllati al mondo. Il popolo italiano è il più creativo e fantasioso al mondo. Noi produciamo nel segno della qualità, un pochino cara, ma di grande qualità. Visit Italy, giusto, abbiamo il patrimonio archeologico, museale e ambientale forse più esteso al mondo, un pochino trascurato, ma pur sempre diffuso e accessibile. Non c'è niente di strano in queste affermazioni, sono corrette, a parte il fatto che il termine italiano, o Italia, è un termine imposto. Affermazione gratuita? Niente affatto.
Immaginiamo di fare alcune domande ai cosiddetti italiani. Chiediamo all'artigiano marchigiano se si senta italiano o marchigiano. Chiediamo all'agricoltore tosco - umbro se vuole che le sue eccellenze produttive siano classificate italiane, oppure provenienti dalle terre di origine.
 
 
 
 
 Chiediamo al pastore sardo se preferisce denominare il formaggio pecorino prodotto italiano o sardo. Stessa domanda la rivolgiamo al produttore emiliano del parmigiano reggiano. Chiediamo al pasticcere siciliano se siano più buoni i cannoli siciliani, o quelli prodotti altrove in italy. Chiediamo a un pugliese quale sia il miglior olio di oliva, non risponderà certo "quello italiano" , sicuro che no, risponderà che il miglior olio è quello pugliese. E allora da dove proviene il termine "italiano"? Siamo sicuri che non sia un termine imposto? Quel termine NON lo ha inventato la gente, un triestino si sente triestino prima che italiano. Imposizione elitaria. Oggi sono in vena di iperboli, e neanche tanto svolazzanti. E sono pure in vena di farvi delle domande. Da quale nazione è nata la repubblica italiana? Se non lo immaginate ve lo dico io: dalla Sardegna. Quale civiltà "italiana" è la più antica? Quella sarda. Dove è nata la cultura "italiana"? E' nata dai traffici commerciali degli antichi navigatori sardi, gli shardana, che hanno diffuso la loro cultura in tutta europa e altrove, e non solo nella penisola cosiddetta italiana. La città di roma non era ancora stata nemmeno abbozzata, quando i sardi dominavano sull'etruria. Abbiamo bisogno di una sorta di risarcimento per le colonizzazioni italiche, e per il disconoscimento sistematico che la storia del popolo sardo ha subito. Abbiamo bisogno che le eccellenze archeologiche dell'isola, siano riconosciute e valorizzate, e non, come succede sotto la dominazione dell'italia, disconosciute e nascoste con criminale e puntigliosa determinazione. La civiltà italiana, e non solo, è nata dalla Sardegna. La nostra lingua sardo-sumerica è la più antica del mondo. Abbiamo insegnato agli italiani persino a comunicare tra loro. Da ora in poi, ci sentiamo di variare i termini, e di definire la penisola che va dalla punta calabrese più meridionale, fino alle alpi, come penisola sarda. Da ora in poi ci sentiamo di definire sarda la lingua italiana. Da ora in poi ci sentiamo autorizzati a chiamare i cosiddetti italiani col nome di sardi. Non lo dice jolao77, lo certifica la storia, quella vera, non quella insegnata nelle scuole di regime.
marianoabis

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