venerdì 5 agosto 2016

Delusioni







Sbagliare una mossa fondamentale che se eseguita correttamente mi avrebbe consentito di vincere un torneo di scacchi, è deludente, ma è ancora più forte la delusione che provo oggi.
Mi consola il fatto di aver già vinto decine di tornei, e che restano intatte le possibilità di vincerne altri.
Ricevere un garbato, ma fermo no da una donna che apprezzavo, non è stato così deludente della frustrazione che provo oggi, mi consola il fatto che molte donne valide, mi apprezzano ancora, nonostante.
Aver speso la vita che ho finora vissuto senza apprezzabili risultati concreti, per mie mancanze, o limiti, è deludente, mi consola il fatto di aver operato con onore, la mia vita comunque continua con i miei splendidi figli, e con la certezza che questa non è l'unica vita che abbiamo.
Vedere naufragare un progetto al quale tenevo tanto, e al quale ho dedicato le mie migliori energie, è deludente, ma è ancora più deludente il motivo per cui questo progetto sta naufragando, e il motivo non è una mia o nostra mancanza, ma un insopportabile limite della gente, la mancanza di apertura mentale verso le novità.
Pensiamo, o ci illudiamo, di aver comunicato bene, ma ciò non è servito a smuovere la atavica ritrosia dei sardi verso le novità.
Essere denigrati e offesi da perfetti imbecilli, è indubbiamente motivo di vanto.
La delusione è quando persone che apprezzi, eccellenze nel loro campo di azione, non hanno quella stima che immaginavo, o speravo.
Evidentemente ho dei limiti che non conosco.
La peggiore delusione della mia vita la sto provando oggi, sapevo che il mio popolo avrebbe fatto ben poco per liberarsi, l'ignavia è una delle nostre peggiori caratteristiche, ma credevo che non avrebbe ostacolato chi, a suo rischio e pericolo, si sarebbe esposto per la sua liberazione.
Posso capire il tambureggiante condizionamento mediatico, posso capire che qualcuno abbia inibito la logica e il raziocinio, posso capire che abbiamo o abbiano italianizzato i nostri costumi, non capisco come mai nel nostro dna non sia rimasto un briciolo di spirito shardana.
Gente contenta di stare sotto dominazione italica.
Gente contenta di votare, non sapendo che col voto non si fa altro che lucidare le proprie catene, e si sceglie, nella migliore delle ipotesi, il proprio carnefice.
Restare servi senza immaginare di esserlo, è molto grave.
Considerare la sardegna italiana, e accettare giurisdizione italiana nel santuario sardegna, è da cretini.
Ho chiuso gli occhi, ho cercato di trovare giustificazioni, alibi, e sofismi, ho cercato disperatamente ragioni nascoste, ma oggi mi devo ricredere, i sardi sono contenti di essere italiani.
La sardegna è un santuario, si, ma è anche una gigantesca conigliera, solo la gente convinta di vivere una unica vita ha paura della morte, solo la gente sarda ha paura della libertà.






















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