martedì 23 agosto 2016

L'invidia


Un concetto va espresso forte e chiaro, noi, i sardi, siamo il popolo cosiddetto "italiano" che abbiamo conservato più di qualsiasi altro le nostre caratteristiche, peculiarità, senso etnico, orgoglio nazionale ( spesso volatile) lingua e tradizioni, il nostro artigianato è particolarissimo e originale, detto con una parola, siamo il popolo più originale, più "ancestrale", il che, in epoca di globalizzazioni ha la sua enorme valenza.

Parliamo la lingua occidentale più antica, quella che ha interagito da dominante su tutte le altre, il nostro territorio è un immenso santuario a cielo aperto, dappertutto esistono le dimostrazioni che la sardegna è la terra più anticamente abitata, la longevità dei sardi è seconda solo a gli abitanti di una isoletta giapponese. 
Nonostante tutto questo, o forse proprio per questo, siamo uno dei popoli più invidiati e più "studiati", senza dimenticare il fatto, che i cosiddetti italiani discendono dalla nostra cultura, da ora in poi

 
rimetteremo le cose a posto, e definiremo gli italiani "sardi", come è giusto che sia, e penisola sarda lo stivale erroneamente definito italiano.
Senza la civiltà sarda non sarebbe potuta esistere l'italia, capiamo benissimo che verso di noi sia in atto una sorta di discredito, dettato da uno dei peggiori sentimenti : l'invidia.
O forse hanno paura della nostra creatività, della nostra spiritualità, del nostro concetto di onore, che passa, per loro, col termine banditismo.
E l'invidia e la paura portano frustrazione, fanno pronunciare concetti senza logica, senso, sono uno specchio che riflette una immagine che vorrebbero uguale alla nostra, ma ciò non avviene, perchè la nostra storia, checchè ne dicano i testi scolastici, ha generato la civiltà occidentale, invidia, solo invidia frustrante,  e paura irrazionale, fatevene una ragione, popoli cosiddetti italiani.
:Mariano-Abis.

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