venerdì 5 agosto 2016

REXSÉXSSYNT



E' doverosa una premessa, scrivo perchè mi diletto a scrivere, e a parte tematiche sulle libertà, sul mondialismo e sulle fetenzìe, penso di essere un perfetto incompetente in centomila altri argomenti, mi salvo a fatica solo quando si tratta di parlare di scuola, di scacchi e di arte.
Ho letto molto, di molto mi sono informato, ma verosimilmente a infimi livelli. 
Quindi le parole che scriverò, prendetele come una dissertazione personalissima, e senza alcuna valenza oggettiva.
Propongo una carrellata di parole sarde, usate in epoca giudicale, e delle quali più o meno conosco il significato.
INTERNAXSSYONALE - MULTINAXSSYONALES - ABBÀXSTHAT - PHILOXSOPHÝA - ÈXSSER - ABBERDZÈRET - HYPÓTHESIS - S'ÚRTHYMU - OVER - CONXSTHYTÚINT - LIXSAXSSYONE - HIXSKIT - LOCALIXSAXSSYONE - KIRRYADURA - COHORTE CONXSTHITUXSSYONALE -POXSTHU - REXSÉXSSYNT - CHARAVANAS - ISCHOLA - HIXSTHÚDYU - S'ORÝDZINE - NOHULÝTHIGU - HINXSTHANTÁNEA - HIXSTHRUCTURA - HIXSPARTIGHYNÉHINT - S'INTERYM -

Questa è una parzialissima carrellata di termini sardo-giudicali usati da un mio amico, sicuramente validissimo linguista.
Naturalmente, viste le mie incompetenze linguistiche, non entro nel merito della bontà della trascrizione, e non metto in dubbio che in epoca giudicale il sardo scritto usava quelle parole.
Sono convinto anche che quella era verosimilmente la lingua comune dei sardi, devo però precisare che leggendo quelle parole, scritte come sono state scritte, ho dovuto ricredermi su un mio mantra mentale inamovibile, ero convinto che la lingua sarda fosse una lingua che evocava liricità, scorrevolezza, poesia.
Ho l'impressione che le parole su riportate, risentano di latinismi, bizantinismi, italianismi, inglesismi, e germanismi, oltre che iberismi.
Ho altresì la soggettivissima impressione che quelle parole non le abbiano inventate i sardi.
Sono macchinose, e questo è incontestabile, non scorrono fluide, non racchiudono alcuna poeticità nel pronunciarle.
A mio (modestissimissimo) parere sono appesantite da troppe H, da troppi X, da troppe K, da troppi Y, anche se la traduzione non mi viene così disagevole, è la grafia che non mi convince.
Resto sempre più convinto che la lingua sarda, quella originale, quella ancestrale, quella dalla quale sono derivati tutti i lemmi sardi, sia il sardo - sumerico - accadico, non certo quella giudicale.
Tutto questo con le mie scuse per chi dedica il suo tempo, i suoi studi, e la sua creatività, alla lingua giudicale, tutto questo per rimarcare il fatto che personalismi tra studiosi della lingua sarda, siano inopportuni, detti studiosi, che considero delle vere e proprie eccellenze in materia, dovrebbero sinergizzarsi, per elevare a lingua internazionale, planetaria, la nostra lingua.



















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