domenica 4 settembre 2016

Diritto interno e diritto internazionale

In sardegna, e altrove, in italia, le nazioni che reclamano libertà sono numerose, non sto ad elencarle, ma dappertutto esiste un dilemma comune, l'unione tra schieramenti che riconoscono giurisdizione italiana sulla loro terra, e chi afferma che lo stato italiano sia in difetto di giurisdizione.
Parlando di nazione sarda, la frangia indipendentista, che è nettamente più numerosa, e che bene o male riconosce giurisdizione italiana in sardegna, dato che vota, si candida, partecipa ad elezioni, referendum e petizioni, si interessa di tematiche regionali riferite alla regione autonoma, e lotta per raggiungere l'indipendenza secondo regole italiane, è un corpo a se stante, numeroso, si, ma frastagliato, ecco, se si intende unione tra indipendentisti è pienamente plausibile, basterebbe cercare le motivazioni per raggiungere il fine, che voi chiamate indipendenza, e ne sarò contento. 
Non sono d'accordo, invece, con chi vorrebbe unire indipendentisti con i movimenti e fronti di liberazione che adottano il diritto internazionale, e non riconoscono giurisdizione italiana nell'isola, questo è impossibile, ci unisce il fine ultimo, che per noi è la libertà, ma non ci unisce molto altro, diverse strategie di intervento, modus operandi inconciliabili.



Sappiamo benissimo che  noi che lottiamo secondo il diritto internazionale, abbiamo ben poca rilevanza, in termini numerici, e quindi non rivendichiamo alcunchè, in termini di ledership, non abbiamo i numeri, stiamo però lavorando per far capire ai sardi che secondo il nostro punto di vista è più facile liberarci adottando regole internazionali, che reputiamo più fruibili, e immediate. Magari sbagliamo noi, visto che i consensi sono nettamente a vostro favore, ma sono convinto che una unione tra indipendentisti e noi, sia impossibile, con buona pace del popolo sardo.
Oggi avete un ottimo consenso popolare, dovreste lavorare per unirvi, e se vi unirete, potreste replicare l'esperienza corsa, questo è possibile, noi, per ora, vi seguiamo con interesse e simpatia.
Quando poi, si parla di militarizzazione selvaggia e sempre più invasiva, della nostra nazione, di sversamento di scorie e spazzature varie, di spopolamento, di cultura imposta della minorità, di emigrazioni forzate, di iniqui pignoramenti, di distruzione dei nostri beni archeologici, di sostituzione forzosa del nostro popolo, e via discorrendo, allora si, queste tematiche ci devono unire, e abbiamo fatto più volte fronte comune, ma unione nazionale non vuol dire strategie comuni, ove non siano possibili, lavoriamo per un unico obiettivo, che voi chiamate indipendenza e noi definiamo libertà, con quanta più sinergia possibile, ma senza unioni forzose e innaturali.
:Mariano-Abis.



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