mercoledì 7 settembre 2016

La società delle virgolette

In questa società è tutto fittizio, tutto è un inganno, le parole che ci inculcano sono una frode. 
Siamo arrivati al punto che per scrivere la parola libertà bisogna virgolettarla.
Democrazia, stato, onore, politica, ambiente, economia, etica, morale, religione, tutte parole che senza virgolette non hanno senso, sono appunto un inganno.
A ben pensarci mi vengono in mente solo tre parole che non hanno bisogno di virgolette, comunismo, fascismo, e anarchia.
Ma mentre le prime due, pur sorrette da ferree convinzioni, sono pesantemente impregnate di ideologismi a tutto spiano, la terza ha come unica ideologia la ricerca della libertà.
Come si fa non virgolettare la parola scuola? 
Oggi la scuola serve solo per siringare concetti e mantra utili solo alla società, mai all'individuo.
Come si fa a non virgolettare la parola lavoro?
Parola che da termine fondamentalmente positivo, oggi si è trasformato in prevaricazione, servilismo, necessità, chimera.






Una volta fatta estinguere forzosamente la civiltà contadina anche il termine civiltà va virgolettato.
E non mi si venga a dire che la società industriale, quella mediatica, quella dei servizi, quella delle votazioni democratiche, quella dei consumi e dei servizi, quella tecnologica e informatica che vede un esercito di ebeti intenti a guardare un telefonino, possano essere definite civiltà.
Per non parlare della "civiltà" del denaro, la società della finanza, delle imposte, dello spread e dell'unione europea, e degli stati non più democratici, ma privati.
Privati come la poca moneta che ci passa per le mani.
Parole, simboli, numeri, vibrazioni spurie, mantra più o meno diffusi ad arte, graffi nei cieli di tutto il pianeta, le illusioni dei centri commerciali, la benzina, e il gasolio, unici carburanti per le macchine, le belle parole disattese dei politici che non contano niente, le accise secolari, la storia raccontata come se fossimo degli imbecilli, tutto è un paradossale inganno, la medicina e la scienza, tutto in funzione dei criminali bisogni delle fetenzìe.

Le guerre vengono definite umanitarie, i missionarismi servirebbero per portare civiltà, le bombe immaginiamo che siano lanciate per ristabilire legalità,  le nazioni non sono più nazioni, assorbite dalla voracità degli stati, di sovranità nemmeno se ne parla, di libertà men che meno.
Truffa, illusione, condizionamento, tutto è artificio, tutto è etereo, menzogna e falsità, insidia ed errore, raggiro e frode.
Tutto è sotterfugio e tradimento, bugia e abbaglio, tra poco crederemo alle immagini delle blue bean, tra poco i sentimenti spariranno, stiamo diventando come loro, le oligarchie, ci vogliono, cioè dei servi che non sanno di esserlo.
Abbiamo una unica strada percorribile, vuotare il cervello di ciascuno di noi, dal ciarpame e del letame che ci hanno inculcato, e tornare all'unica civiltà che ha dimostrato di rispettare questo assurdo pianeta in mani criminali, la civiltà rurale.
©marianoabis   

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