giovedì 19 gennaio 2017

Reddito di sussistenza

Quando si parla di reddito di sussistenza, o di cittadinanza, si scambia chi favorevole a tale reddito, come appartenente al M5S, io che pentastellato non sono, rivendico il fatto di avere una mia concezione personale su tale reddito.
Se il reddito di sussistenza impedisse, come penso che sia, il suicidio per ragioni economiche, di 4000 esseri umani all'anno, in italy, sarei favorevole a prescindere da tutto.
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Il reddito di cittadinanza passa, nell'accezione comune, come un provvedimento che ha radici neo liberiste, e questo è facile da comprendere e , diciamo così, da contrastare, ma questo se si ragiona in termini generali, ma vallo a dire alle persone che non riescono a pagare le bollette, che sono costrette a rubare ai supermercati per potersi sfamare, a vedere accumulati i loro debiti verso le banche o verso lo stato, no, un minimo di sicurezza sociale non deve essere negata a nessuno, ben venga, naturalmente il lavoro, che tra l'altro, sotto il punto di vista dell'auto stima, è immensamente più importante di un assegno mensile che ti consente appena di tirare avanti alla meno peggio, nessuno afferma che sarebbe meglio un reddito di sostentamento, del lavoro, no, ma in mancanza di questo, come la mettiamo? E se pure si arrivasse ad uscire da questa trappola dell'euro, e si raggiungesse, se non la piena occupazione, almeno una parvenza di sistemazione lavorativa, non credi che qualche frangia di popolazione, o perchè particolarmente sfortunata, o per altre cause contingenti, possibili certamente, sarebbe comunque in difficoltà, anche se aiutato dai suoi parenti o dalle persone a lui vicine, queste persone, dicevo, per un giusto diritto alla propria dignità, devono avere un minimo di sussistenza, per me è una questione , oltre che di dignità, anche morale e, chiamiamola così, umanistica, nel vero senso della parola, perchè non è sufficiente vivere e sfamarsi, ma sono necessarie tante altre cose, che in questo tipo di società, possono essere nostre solo con l'uso del denaro, il dio supremo che ha imbarbarito la società attuale. e, se nella migliore delle ipotesi, tutti avessero il lavoro, perchè non adottare provvedimenti che diano un minimo di sicurezza economica alle persone? la vita va per il suo verso, e nessuno sa cosa succederà in futuro, non sappiamo cosa ci riserva il destino, e in ogni caso, quei pochi soldi, è meglio siano in mano alla gente, che non in mano allo stato. che vuol dire in mano a chi non ne avrebbe bisogno, i denari vanno nelle mani dei più bisognosi, e non per acquistare armamenti o quant'altro, e in ogni caso servirebbero a rendere la circolazione della moneta più corposa, fatto indubbiamente più positivo, se raffrontato allo sperpero di denaro in viaggio verso altre nazioni, chiunque preferirebbe lavorare, questo mi sembra ovvio, ma la sicurezza di poter andare avanti anche in caso di catastrofi, purtroppo sempre pos


Sono "brutalmente" strafavorevole ad un  reddito di sussistenza.

Non esiste che la nazione sarda, per esempio, sia ancora legata (mani e piedi) a quella costruzione fittizia identificata come italy-corporation, o a quell'altra costruzione criminale che chiamano europa unita, noi siamo nazione, e stiamo lottando per diventare stato, penso che il futuro stato di Sardinnia, ben organizzato, naturalmente con la sua moneta sovrana al portatore, di proprietà del popolo, non abbia nessun problema a istituire un più che dignitoso reddito di sussistenza, che sostituisca eventuali condizioni sfavorevoli di sporadiche e momentanee mancanze di "lavoro", parola che non riteniamo valida, in quanto preferiamo parlare di produzioni.
E più che il PIL come comunemente inteso, cioè sotto il profilo economico, a noi interessa immensamente di più il Prodotto Interno Lordo della Felicità del Popolo Sardo.
marianoabis

https://jolao77.blogspot.it/2015/04/alcuni-miei-articoli-su-ilsovranista.html

https://jolao77.blogspot.it/2015/04/siccome.html

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