venerdì 20 gennaio 2017

Quale strategia?

E' ormai evidente che la società privata italy corporation non fa gli interessi della gente.
E' ormai assodato che la giunta regionale sarda, ha come unico interlocutore il governo di roma.
Essendo la "repubblica italiana" a gestione privata, nonostante esista l'illusione delle elezioni, la gente non decide un fico secco, ormai solo gli inscatolati cronici pensano che mettendo un foglietto sul quale hanno disegnato una croce, in una scatola di cartone, decidono il proprio futuro.
Essendo una società privata, viene gestita privatamente, il governo riceve gli ordini, e il parlamento approva, poi tutto il resto, discussioni, bisticci in aula, proclami sui giornali, dibattiti in tv, sono fumo denso che non dà nemmeno più fastidio agli occhi, tanto è ridicolo.



Sui vari social fervono discussioni e proclami, tutti hanno la soluzione giusta, c'è chi consiglia di inondare i computer del governo di milioni di mail di protesta, chi sceglie la strategia della protesta sulle piazze, chi vorrebbe rendere tali proteste cruente, chi si affida a centomila petizioni on line, qualcuno ha la sfacciataggine di consegnare ai carabinieri, pseudo querele contro i governanti di turno, qualcuno si fa assalire dalla frustrazione, affermando che tutto questo non serve a niente, perchè i politici sono intercambiabili.
I più addormentati hanno il certificato elettorale pieno zeppo di timbri, e sono contenti quando il presidente di seggio comunica che "il signor Sempronio ha votato".
E dato che tutti hanno la soluzione in tasca, e dato che una più, una meno, non fa la differenza, espongo le mie conclusioni.
Ho visto tante volte quella che secondo me è l'azione più incisiva che la gente può compiere. 
La ho vista, e qualche volta vi ho partecipato in maniera attiva.
Evito quanto più posso le stanze statali, ma giocoforza, qualche volta, sono costretto ad entrarci.
E spesso, di fronte a burocraticismi, a fantasiose regole fatte apposta per togliere alla gente la possibilità di avere qualche legittimo vantaggio "statale", di fronte a cervellotici rimandi e pastoie, di fronte a norme assurde, mi ritrovo quasi senza accorgermi, a tenere una estemporanea mini-conferenza, a beneficio della gente, e dei burocrati.
Dapprima tutti mi guardano in maniera strana, poi qualcuno, forse più coraggioso degli altri, mi fa delle domande, io rispondo, e vedo che pian piano riesco a conquistare l'attenzione della gente.
Comunicare è fondamentale, nascondere alla gente centinaia di verità, è strategia tipicamente italiana, potenza dello schermo televisivo.
Mi piacerebbe compiere azioni premeditate, con alcuni amici, una buona telecamera, e fare irruzione in uffici tipo equitalia, agenzia delle entrate, poste, all'inps, nei palazzi regionali e comunali, mi piacerebbe interloquire in qualche ufficio di assistenza sociale, magari con i migranti, altrimenti definibili falsi profughi, e far capire loro che chi li illude con false promesse "occidentali", è prima di tutto loro nemico, che ciascuno deve conquistare la sua vita e la sua dignità, nella sua terra, sempre che consideri sua, la terra dove è nato.
Basterebbero dieci minuti di riprese e discussioni con burocrati e con la gente, basterebbe caricare il filmato su you tube, e diffonderlo in rete.
La gente, così, almeno quella che usa internet, è scientificamente obbligata a svegliarsi, a capire tutte le assurde truffe alle quali è sottoposta.
Sappiamo che un cambio di paradigma, di sensibilità collettiva, può essere realizzato da una minima percentuale  di popolazione, la più informata, la più decisa. 
In sardegna basterebbero appena 200 persone con queste caratteristiche, e il risveglio generale sarebbe cosa fatta.
marianoabis

https://jolao77.blogspot.it/2015/03/sono-nato-una-mattina-tiepida-destate.html

https://jolao77.blogspot.it/2015/03/manifesto-dei-popoli-sovrani.html

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