sabato 18 febbraio 2017

Massionerie

Deo no isco sos carabineris, come direbbe un poeta sardo, e nimancu is cortis soberanas.

Adottare un simbolo scopiazzato e messo su alla bell'e meglio, attingendo a simbologie massoniche, mi sembra che sia una operazione cervellotica, oltre che autoplagiante.
Operazione messa in atto da "genti chena profetu".
Vuoi fondare una organizzazione nuova? 
E allora perchè attingi al già visto, al già consumato, al già sfruttato, al già screditato?
Non sei forse capace di ideare un simbolo che veramente ti rappresenti, veramente popolare, veramente originale?


La mancanza di fantasia, è da gente dalla sensibilità convenzionale, da gente ignava, da gente che si fa trascinare, da gente senza coraggio e senza inventiva.
Posso capire che sfruttare simboli già conosciuti, sia un vantaggio, ma denota miseria cerebrale.
Ci dominano con le parole, con i suoni, con le parole, con le vibrazioni, ci dominano con l'adattamento, con la mancanza di fantasia, di estro, di talento, ci dominano con le ideologie.
Mi viene da pensare che se la gente è così, non usciremo mai da questa matrix plagiante, mi consola il fatto che non tutti sono mentalmente stereotipati, non tutti si fanno trascinare, non tutti sono lobotomizzati.
Un triangolo e due colonne!!!
Il simbolo di seguito rappresentato non è una copia, è un originale, e ciascuno lo legge come meglio crede, un sole, una luna, una ruota, una pintadera, un "ballu tundu", fate voi.
Questo è un simbolo popolare, un simbolo di speranza, questo è un simbolo originale, non una scopiazzatura.
Questo è un simbolo per molti, ma non per tutti.


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