lunedì 24 aprile 2017

Dove ci stanno portando?

Più che rispondere alla eterna domanda filosofica del dove stiamo andando, oggi è necessario capire dove i fetenti hanno intenzione di portarci.
E se in tempi passati la gente poteva stabilire mete e traguardi, in relativa libertà di azione, oggi non è più così.





 

FETENSION
Oggi la società è "ingessata" da paradigmi che non appartengono alla sfera autodecisonale, costretti da una infinità di leggi, norme, balzelli, distinguo, codici e imposizioni.
E se nemmeno troppi anni fa si poteva derogare, oggi è obbligatorio essere conformi.

E se nemmeno troppi anni fa si poteva essere "elastici", oggi ha predominio la gente che ti taccia di asocialismo, se scantoni dalla strada che altri, gente che non vuole bene alla gente, ha tracciato per la massa.
Orgoglio sardiano
E se prima, nemmeno troppi anni fa, la massa aveva valenza inferiore all'individualità, oggi si assiste allo svilimento sistematico dell'Uno, in favore di tesi che stabiliscono che il bene primario da conseguire è il vantaggio collettivo, piuttosto che quello individuale.
Non è azzardato definire insiemi di greggi, il modello sociale che le oligarchie stanno imponendo, ad esclusivo beneficio di loro stesse, e del loro globalismo schiavizzante.
In cambio di queste costrizioni la gente può acquistare beni di scarso valore, pagati però a caro prezzo, se confrontati alle risorse che vengono "concesse" per il lavoro quotidiano.
Derogo dall'affrontare temi attinenti a imposte e tassazioni varie, perchè in quel caso il discorso diverrebbe infinito.

Io che non reputo il lavoro un bene primario, indispensabile, essenziale, io che preferisco parlare di ingegno e produzioni, resto sconcertato dal fatto, per esempio, che per acquistare un oggetto che serve per telefonare, e corredato da funzionalità non necessarie, debba faticare per un intero mese.
A me, che ho bisogno di un'auto per viaggiare, viene proposta una scatola contenente tecnologia inutile per lo scopo per cui quell'oggetto dovrebbe essere costruito, e me la fanno pagare il doppio perchè contenente questi inutili marchingegni, mi viene da pensare al dove ci stanno portando.
L'abbandono della semplicità, ci porterà alla rovina.
E così come ci vogliono imporre oggetti complicati, la stessa cosa succede riguardo alla nostra mente.
Ci stanno obbligando a "ragionare cervellotico", immersi in meccanicismi irrazionali e innaturali, in costrizioni dal sapore metallico, in teorie imperanti del contorto, a discapito della naturalità raziocinante che ha sempre contraddistino le azioni dell'umanità.

Ci fanno desiderare di vivere in scatole metropolitane, con i divertimenti e i servizi, logisticamente a portata di mano, di modo tale che dimentichiamo il suono del vento tra gli alberi, lo scrosio di un torrente, le stelle ammirate dalla cima di una montagna, di modo tale che dimentichiamo il sapore di una pera colta appena alzati, colta di fronte all'uscio di casa, di modo che dimentichiamo le nostre personali radici ancestrali, sostituite da radici collettive che stabiliscono appartenenze fasulle, imposte, dal sapore storico massone.
Ho provato a vivere cinque mesi senza energia elettrica, vivo privo della scatola plagiante, mi informo sul web, e qualche notte esco dal mio paesino per vedere come camminano le luci del cielo, luci che non sono aerei, e nemmeno satelliti, perchè compiono improbabili traiettorie, così strane che mi viene da pensare che  non siano generate da tecnologia umana.

Ci vogliono massa, ma noi vogliamo tornare alla semplicità, deprogrammandoci, e tornando ad essere individui, entità umane, fondamentalmente liberi.
Le mas-sionerie non prevarranno, il nuovo ordine non s'ha da fare, le fetenzìe crolleranno, non saremo più oggetti dispersi di proprietà degli stati, e il ritorno alla natura impedirà il completamento del vertice della piramide. 

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