sabato 27 febbraio 2016

LOCOS



LOCOS
Di mantra sfavorevoli coniati in discredito dei sardi ne esitono a bizzeffe.
Tralasciando le impressioni che emergevano tra i parlamentari delle prime legislature del regno d'italia, nelle quali si descrivevano i sardi come un popolo sudicio, portato a delinquere, a rivoltarsi, mangiatori di erbe e ghiande, perchè non si potevano permettere il pane, emergono prepotenti i due mantra principi riferiti ai sardi: centu conca e centu berritas, e l'altro che dispensava grande discredito, cioè descriveva i sardi come pocos, locos, e malunidos.
Riguardo al primo mantra c'è da dire che non è del tutto errato, siamo forse il popolo più individualista del pianeta, dicono che quando si discute tra cinque sardi, emergono almeno dieci pareri diversi, niente da dire, o da contrastare, personalmente credo che non sia un difetto, ma ricerca del meglio, un modo di affrontare ogni problema in maniera completa, esaustiva.
Faccio mia la affermazione di un mio amico, che dice che siamo fatti a colori, qualsiasi argomento si può affrontare in centomila modi, quello che emerge sono le parole che si pronunciano, e che fanno decidere all'ascoltatore se l'impressione finale sia positiva o negativa.
Pocos, locos e malunidos.


venerdì 26 febbraio 2016

La grande ingannatrice

La grande ingannatrice.
La televisione ci ha abituato a chiedere, e non a pretendere, con questa falsa democrazia ci ha disabituato a lottare. Ci ha tarpato il nostro bisogno di libertà, il nostro radicalismo, abbiamo eletto noi stessi chi penserà a noi, in parlamento (dicono). Democrazia fasulla, l'eletto è ben diverso dal candidato. Conoscete per caso la teoria allen dulles? Molti di voi la conoscono, altri, forse la maggior parte, no. In questo blog è stato trattato questo tema caro alle fetenzìe finanziarie e genocidanti, cercatelo, ve ne prego.
In due parole diciamo che tale teoria cerca di istillare nel cervello della gente il pensiero che essa, la gente, non ha il diritto di governare perchè eticamente non appropriata. Loro, invece, affermano che hanno dalla loro parte il sapere, la correttezza, e le competenze, ma noi sappiamo che loro, le fetenzìe, sono quanto di più disetico e criminale esista al mondo. Invece noi diciamo che sono loro che non hanno il diritto di governare.
 
 

sabato 20 febbraio 2016

La nostra dabbenaggine è la loro forza



La nostra dabbenaggine è la loro forza

Mi fa senso la dabbenaggine della gente. Immaginiamo per assurdo che oggi sia la giornata mondiale del pan grattato, ebbene tutti esperti di pan grattato, come si conserva, come si consuma, quali influenze abbia sul corretto scorrere della società, quali implicazioni merceologiche e commerciali comporta. Così è per altre tematiche. Quando le fetenzìe vogliono sponsorizzare un argomento, cercano nella stupidità della gente il loro migliore alleato, così è per qualsiasi argomento stia loro a cuore.


Il piano B

IL PIANO "B"
Storiella semiseria.
Quattro amici devono decidere di mettere in atto un certo programma ambizioso, che però ha bisogno di precisazioni e lunghe discussioni.
Decidono di vedersi il giorno dopo, decidono anche di uscire senza ombrello dato che le previsioni del tempo sono favorevoli.
Ma le previsioni non sempre sono precise, e il giorno dopo piove a dirotto.
Due di loro, coerenti e intransigenti, escono senza ombrello, così si era deciso e così bisogna fare, se si vuole essere omines balentes, non si disobbedisce mai alla parola data.
Dei veri e propri lupi della steppa.
Gli altri due, forse più pavidi e gracilini di salute, si portano appresso ciascuno il proprio ombrello.
Il giorno dopo, i quattro discutono l'argomento preventivato, nessuno si bagna in quanto due ombrelli sono sufficienti per riparare tutti.


Discutere a comando


Le piccole menti sono concrete e vigili.
A volte sono pure coerenti. Vedono nitido quello che viene loro presentato davanti agli occhi, non si sforzano mai di immaginare, quella è roba da visioneris. Sanno ascoltare, ma credono a qualunque panzana, se detta da chi gode a torto della loro fiducia. Le grandi menti invece non hanno fiducia nemmeno in se stesse. Le piccole menti aspettano le giornate mondialiste di quello e di quell'altro, salvo poi dimenticarsene negli altri giorni dell'anno.Un popolo di pecoroni che discute a comando.


mercoledì 17 febbraio 2016

Parliamo di libertà

Parliamo di libertà
Ci si riempie la testa di questa parola, sublime e imprescindibile. Molti, pur avendo ben radicato nel cervello il senso intrinseco che questa parola evoca, con i condizionamenti mediatici in atto, le hanno fatto perdere parte della sua virulenza dirompente.
Secondo il diritto naturale, e il Diritto Divino, la libertà in senso lato è equiparabile ad una illusione voluta da chissachi, forse sarebbe più justo parlare di uomini e donne libere, cambiamo i lemmi, ma i concetti non cambiano.
Ci si chiede se sia vera libertà scegliere senza essere pienamente consapevoli di quello che si preferisce. Se poi si accomuna questa splendida parola a quell'altra che risponde al nome di democrazia, si raggiungono traguardi ai quali l'umanità ha sempre aspirato.
Peccato che entrambe le parole hanno risentito, nel tempo, di variazioni imposte. Dalle fetenzìe che dominano il panorama culturale globale. Ci si chiede: "può esistere democrazia senza libertà?" Evidentemente no. "Può esistere libertà senza vera democrazia?" Sicuramente no.


Patto internazionale sui diritti civili e politici - 16 dicembre 1966,


Patto internazionale sui diritti civili e politici

Il Patto, adottato dall'Assemblea Generale il 16 dicembre 1966, è entrato 
in vigore nel diritto internazionale il 23 marzo 1976. 
E' stato ratificato dall'Italia il 15 settembre 1978; reso esecutivo con legge 
25.10.1977, n. 881. 
Ratifiche al 1996: 134 

(INCIPIT) 
Preambolo 
Gli Stati parti del presente Patto 
Considerato che, in conformità ai princìpi enunciati nello Statuto delle Nazioni Unite, il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali e inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo; 
Riconosciuto che questi diritti derivano dalla dignità inerente alla persona umana; 
Riconosciuto che, in conformità alla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, I'ideale dell'essere umano libero, che goda delle libertà civili e politiche e della libertà dal timore e dalla miseria, può essere conseguito soltanto se vengono create condizioni le quali permettano ad ognuno di godere dei propri diritti civili e politici, nonché dei propri diritti economici, sociali e culturali 
Considerato che lo Statuto delle Nazioni Unite impone agli Stati l'obbligo di promuovere il rispetto e l'osservanza universale dei diritti e delle libertà dell'uomo; 
Considerato infine che l'individuo, in quanto tale ha dei doveri verso gli altri e verso la collettività alla quale appartiene, è tenuto a sforzarsi di promuovere e di rispettare i diritti riconosciuti nd presente Patto; 

Hanno convenuto quanto segue: 
PARTE PRIMA 
ART. 1. 1. Tutti i popoli hanno il diritto di autodeterminazione. In virtù di questo diritto, essi decidono liberamente del loro statuto politico e perseguono liberamente il loro sviluppo economico, sociale e culturale. 
2. Per raggiungere i loro fini, tutti i popoli possono disporre liberamente delle proprie ricchezze e delle proprie risorse naturali senza pregiudizio degli obblighi derivanti dalla cooperazione economica internazionale, fondata sul principio del mutuo interesse, e dal diritto internazionale In nessun caso un popolo può essere privato dei propri mezzi di sussistenza. 
3. Gli Stati parti del presente Patto, ivi compresi quelli che sono responsabili dell'amministrazione di territori non autonomi e di territori in amministrazione fiduciaria, debbono promuovere l'attuazione del diritto di autodeterminazione dei popoli e rispettare tale diritto, in conformità alle disposizioni dello statuto delle Nazioni Unite. 
PARTE SECONDA 
ART. 2. 1. Ciascuno degli Stati parti dd presente Patto si impegna a rispettare ed a garantire a tutti gli individui che si trovino sul suo territorio e siano sottoposti dla sua giurisdizione i diritti riconosciuti nd presente Patto, senza distinzione alcuna, sia essa fondata sulla razza, il colore, il sesso, la lingua, la religione, l'opinione politica o qualsiasi altra opinione, l'origine. nazionale o sociale, la condizione economica, la nascita o qualsiasi altra condizione. 
2. Ciascuno degli Stati parti del presente Patto si impegna a compiere, in armonia con k proprie procedure costituzionali e con le disposizioni del presente Patto, i passi per l'adozione delle misure legislative o d'altro genere che possano occorrere per rendere effettivi i diritti riconosciuti nel presente Patto, qualora non vi provvedano già le misure, legislative e d'altro genere, in vigore. 
3. Ciascuno degli Stati parti dd presente Patto s'impegna a: 
a) Garantire che qualsiasi persona, i cui diritti o libertà riconosciuti dal presente Patto siano stati violati, disponga di effettivi mezzi di ricorso, anche nel caso in cui la violazione sia stata commessa da persone agenti nell'esercizio delle loro funzioni ufficiali; 
b) Garantire che l'autorità competente, giudiziaria, amministrativa o legislativa, od ogni altra autorità competente ai sensi dell'ordinamento giuridico dello Stato, decida in merito ai diritti del ricorrente, e sviluppare le possibilità di ricorso in sede giudiziaria; 
c) Garantire che le autorità competenti diano esecuzione a qualsiasi pronuncia di accoglimento di tali ricorsi.

fonte: http://www.repubblica.org/


lunedì 15 febbraio 2016

I mantra del popolino

I mantra del popolino

Se popolino non va bene lo cambio in gente, ma la sostanza non cambia.
Tutti che parlano di politica, tutti sociologi, storici, linguisti, opinionisti.
Tra poco è la giornata della donna, quindi tutti a parlare di tematiche care al genere femminile.
Oddio, essere opinionisti comporta conoscenze, ma niente di male, tutti possono essere opinionisti.
Anche se non hanno capito il ruolo delle fetenzìe.
Anche se non sanno della loro esistenza.
Non è mica proibito avere delle opinioni, quello che è paradossale è che si spingono concetti impersonali, copiati e fatti propri dal battage mediatico martellante e livellante.
Tutti uguali, tutti sullo stesso, identico piano, questa è (direbbero gli opinionisti da strapazzo) vera democrazia.
Democrazia livellata (verso il basso, una volta raggiunto il fondo, scava).
Evidentemente c'è un refuso nascosto, anzi, invisibile.


sabato 13 febbraio 2016

Manipolazione storica

Manipolazione storica
La tv e l'informazione in generale, ci propinano continuamente, persino nelle loro pubblicità, il concetto di italianità. Compra italiano perchè è genuino, i nostri prodotti sono i più controllati al mondo. Il popolo italiano è il più creativo e fantasioso al mondo. Noi produciamo nel segno della qualità, un pochino cara, ma di grande qualità. Visit Italy, giusto, abbiamo il patrimonio archeologico, museale e ambientale forse più esteso al mondo, un pochino trascurato, ma pur sempre diffuso e accessibile. Non c'è niente di strano in queste affermazioni, sono corrette, a parte il fatto che il termine italiano, o Italia, è un termine imposto. Affermazione gratuita? Niente affatto.
Immaginiamo di fare alcune domande ai cosiddetti italiani. Chiediamo all'artigiano marchigiano se si senta italiano o marchigiano. Chiediamo all'agricoltore tosco - umbro se vuole che le sue eccellenze produttive siano classificate italiane, oppure provenienti dalle terre di origine.
 
 

NON IMPORTA



NON IMPORTA
Non è importante se tu vedi più lontano di me.
Non è importante se tu sei più informato di me.
Non è importante se tu hai più competenze di me.
Non è importante se tu sei visioneri e io no.
Non è importante se io ho delle lacune.
Non è importante tutto questo se io ho soluzioni e tu no.
Mettiamo insieme le tue competenze con le mie soluzioni e tutto si mette a posto, contaci.
 
 

venerdì 12 febbraio 2016

M5S

M5S
Mi riprometto sempre di non scrivere su microscopiche robettine italiane, ininfluenti a tal punto che fanno solo perdere tempo, in discussioni senza costrutto, ma non posso esimermi di scrivere dei grillini.
Questo sistema italico è agli sgoccioli, la forza dei singoli popoli cosiddetti italiani, frantumerà a breve quella costruzione fittizia, voluta da mire massoniche ed elitarie, che chiamano repubblica italiana.
Ho scritto ininfluenti per ovvie ragioni, nessuno, in parlamento, conta più di un fico secco, sono tutti agli ordini del mondialismo finanziario.
I parlamentari M5S non fanno eccezione, quello che mi fa senso, è che loro si atteggiano a forza anti-sistema, e convincono i grillini che stanno lottando contro il sistema.


giovedì 11 febbraio 2016

CONDIZIONATI

CONDIZIONATI
Razzismo/// Accoglienza/// Omofobia/// Gender/// Giornate mondiali, tutte//// Oscar/// Nobel/// Femminicidi/// Violenza ( sulle donne)/// Infanticidi/// Religioni/// Sette///Governi/// Destre/// Sinistre/// Dissidi di genere//// Elezioni delegative/// Certi tipi di petizione/// Falsi ecologisti/// Falsi animalisti/// Teorie (inquinate) del risveglio/// Festival di tutti i santi/// Sciaquette che sembrano attrici/// Cantanti dalle copertine a forma di piramidi/// Il pallone d'oro/// I campionati/// La televisione, non parlate di televisione, dovreste buttare il televisore dalla finestra!!!/// Oddio, i dibattiti politici in tv////TUTTA ROBA LORO !!! LO VOLETE CAPIRE CHE STATE FACENDO IL LORO GIOCO??? Potete parlate di tematiche che loro temono, di moneta, di distrazioni di massa, di matrix, di liberazione, impegnate il vostro tempo a cercare soluzioni, parlate di informazione fasulla, di debito fasullo, parlate di popoli, parlate di pecore e di pastori, parlate di quello che volete, ma non trattate i LORO argomenti, state facendo un piacere a LORO. Lo volete capire o no che fate il loro gioco?
Dal manifesto dei banchieri del 1892: Dividendo la gente la invogliamo a sprecare le proprie energie in lotte su questioni per noi di nessuna importanza.
Avete capito, o è necessario che ve lo dica in sardo? 
ISMO; ISMI fascISMO // comunISMO // razzISMO // indipendentISMO // socialISMO // femminISMO// maschilISMO // separattISMO // giudaISMO // nazISMO // autonomISMO// sionISMO //
TUTTA ROBA LORO !!!///
 

SE....


SE....
Se hai la fobia per la cassetta delle lettere, allora significa che sei italiano.
Se hai la scheda elettorale con decine di timbri, allora significa che sei italiano.
Se devi continuamente dimostrare la tua buona fede, allora sei italiano.
Se non puoi mancare dal lavoro senza patemi d'animo, sei italiano.
Se vieni a torto o a ragione definito mafioso, sei italiano.
Se ti piace delegare, sei sicuramente italiano.
Se hai il fuoco che ti sta per pizzicare i piedi, e non prendi provvedimenti, allora, mi dispiace dirtelo, sei italiano.
Se hai lavorato una vita o due, e sei in età da pensione, e la pensione non arriva mai, allora sei italiano.
Sei italiano anche perchè hai tanti diritti che nemmeno conosci, allora sei inguaribilmente dipendente dalla televisione.
Se credi ai giornalisti di sistema sei italiano.
Se credi alle promesse del potere, sei italiano.
Se non ti sei ancora liberato di tutte le fasullerie che la scuola ti ha instillato, allora sei irrimediabilmente italiano. 
Se ancora non sai che il popolo italiano è una costruzione fittizia elitaria, che il popolo italiano non esiste, allora credi di essere italiano.
Ma non sei italiano, sei veneto, o partenopeo, o ligure, o friulano o marchigiano, o di qualunque altra contrada. Meno male che nemmeno io sono italiano. Mancu mali ka deu seu sardu.
:Mariano-Abis.
 
 
 
 

mercoledì 10 febbraio 2016

Icone

ICONE
I social consentono di fare nuove conoscenze, molte di esse svaniscono come per incanto, magari qualcuna di esse aveva attirato la tua attenzione per un commento espresso in maniera felice, qualcuna ti aveva incuriosito per un parere fuori dagli schemi, con altre hai voluto entrare in contatto perchè godono di una certa notorietà, o perchè hanno fatto qualcosa di eclatante. Io che scrivo su due quotidiani on-line, vengo attirato da figure particolari, inusuali, o caratteristiche, mi piace atteggiarmi a micro opinionista sui generis, a volte mi capita che qualche mio articolo venga letto da alcune migliaia di persone, capita anche che il numero delle visualizzazioni della gente non coincidano con le mie previsioni. Di ciò, qualche volta, per motivi miei, che non sto a spiegare, ne faccio un motivo di vanto, a volte le scarse visualizzazioni su un articolo che definisco di punta mi lasciano sconcertato. Mi piace diffondere in rete, quasi in maniera sistematica, post o articoli delle mie due icone di sardità. Si, solo due, mi perdonino tutti gli altri.
Due eccellenze che mi sembra di capire che abbiano un fine comune, trasferire ai sardi un senso di positiva appartenenza nazionale, e questa azione continua, puntigliosa, assertiva e potente, mi invade e la faccio mia. 
 
 

La società del piffero

La società del piffero
Già il fatto che i peggiori sono chiamati ad amministrare e governare in questa società disetica, la dice lunga su come funziona, cioè al contrario. L'inedia viene scambiata per signorilità, il coraggio per scelleratezza. Ci si guarda allo specchio, e si elegge uno che vi dovrebbe rappresentare, chiaro che poi il livello di chi amministra risulta appiattito al ribasso, è nell'ordine delle cose. Emerge chi fa la voce grossa, chi le "spara" più grosse, chi, pur avendo niente da dire, ti parla addosso, senza ascoltare o capire quello che hai da dire. Del resto è tutto evidente, basta guardare il livello di insulsaggine che regna a monte citorio, e in tutte le stanze della decisioni. Che decisioni non sono, dato che è un obbedire ciecamente e in maniera irrazionale a imposizioni delle oligarchie dominanti.
Una società ben felice di adeguarsi all'andazzo e all'appiattimento generalizzato, dicono che chi viene delegato dalla gente a governare sia la risultanza del livello culturale della gente. Chi ha idee rivoluzionarie da esprimere viene zittito, troppo avanti per potere essere capito. Delegare, delegare sempre, hanno strappato dal dizionario della maggioranza il foglio contenete il termine meritocrazia. Chi non si vuole interessare del bene comune, non ha diritto di scegliere, chi non ritiene di essere all'altezza, farebbe bene a starsene in disparte, e interessarsi unicamente dei fatti propri. Chi ha intenzione di speculare su eventuali opportunità che il potere gli offre, farebbe bene a ripensarci. Verrà il giorno, che chi veramente merita di governare, per sue capacità innate o acquisite, lo potrà fare, questa società innaturale fondata sul denaro, sulla truffa e sulla fatica, è destinata a scomparire, ne prenderà il posto la società delle produzioni felici, della cultura e della meritocrazia.

lunedì 8 febbraio 2016

Abkhazia

Abkhazia
Vi invitiamo a visionare il filmato integrale della conferenza stampa,
con i preziosi interventi del Ministro degli Esteri della Repubblica dell’Abkhazia, Prof. Viacheslav Chiriba, 
dei relatori Dr. Mauro Murgia rappresentante in Italia della Repubblica dell’ Abkhazia, 
Pietro Mereu regista di documentari e autore televisivo e degli altri presenti che sono intervenuti.

Scrivemmo, a quattro mani, Pietro Loi e Mariano Abis, qualche tempo fa, un fortunatissimo articolo (oltre 100.000 visualizzazioni), che evidenziava problematiche sarde, in particolare facevamo notare il fatto inconfutabile che lo Stato, che dal 1861 viene chiamato Italia, è in realtà lo stesso Stato Sardo che era riconosciuto da tutti gli Stati del mondo come Regno di Sardegna.

Vi sembra normale ?

Vi sembra normale?
Lavoriamo per loro (quei pochi che lavorano), produciamo per loro, pagate le tasse per loro, e loro che cosa fanno? Vaporizzano il cielo di veleni per estinguere la razza umana, e noi siamo così fessi che continuiamo a riconoscere il loro tipo di società? Vanno emarginati, bisogna uscire dalle loro logiche, dai loro paradigmi, dalla società consumistica, rifiutare il loro denaro, i loro stati, l'umanità deve emanciparsi da loro, tornare alla società migliore che sia mai esistita, la civiltà rurale, utilizzando le conquiste tecnologiche finora a disposizione, indirizzando la ricerca scientifica verso la naturalità, uscendo da logiche petrolifere, loro sono il male, loro sono il problema. Vi sembra normale tutto quello che ci stanno facendo? Siete forse ciechi? Stiamo andando verso una società globale degli schiavi comandata da una ventina di famiglie, protette da servi-militari che hanno il solo scopo di perpetrare il loro potere disumano sulla gente. Vi sembra normale che irrorino il cielo, dappertutto nel pianeta, di metalli pesanti? Ci stanno avvelenando! Stanno rendendo sterile la terra! Lo hanno detto e lo hanno scritto: "porteremo la popolazione del pianeta a mezzo miliardo di persone".
Capito???

domenica 7 febbraio 2016

Cunferentzia


CUNFERENTZIA
Salve a tutti, sono mariano abis, mi sto interessando di problematiche scolastiche, educative e formative. Penso che anche a voi sia capitato di dover risolvere una situazione complicata, apparentemente senza vie di uscite, e per giorni non riuscite a trovare soluzioni, poi, all’improvviso, una mattina, la strada si presenta sgombra, percorribile in tutta sicurezza.
Abbiamo ricevuto una folgorazione mentale, si è concretizzata in un attimo la soluzione, e non riusciamo a capire se sia stata generata da un ragionamento oppure sia apparsa spontaneamente.
A me capita così, ragiono meglio appena alzato, la mente è predisposta a fornire sia soluzioni che intuizioni.
Un motivo a tutto questo deve pur esistere, il sonno ci ha liberato dalle scorie della giornata precedente, ci ha sciolto da una parte delle convenzioni sociali, pronte però, purtroppo, a materializzarsi di nuovo nel corso della giornata.
Così è un bimbo, equiparabile ad un adulto appena alzato, riposato nello spirito e nel fisico, e pronto ad affrontare una nuova giornata, un bimbo al quale non sono state fornite ancora istruzioni, codici o imposizioni, egli ragiona in maniera autonoma, secondo la sua personalità.

sabato 6 febbraio 2016

Saranno le scie chimiche ?

Saranno le scie chimiche ?
Può essere che questo testo non venga mai pubblicato in nessun social, ma solo in questo sito. Quando succede qualcosa di inaspettato, o qualcosa sulla quale si è voluto chiudere gli occhi, per troppo tempo, nonostante mille segni premonitori, ci si rifugia in improperi, frasi a triplo senso, staffilatine che vorrebbero essere pungenti, miserrime bugie, frasi ad effetto, e compagnia cantando. 
 
 

Mettiamo i puntini sulle i (il Grande Dedola e gli altri)

Passa per buona la diceria che la denominazione del mio paese, villasor, sia la risultanza dei termini "paese delle sorelle". Mettiamo i puntini sulle i. 

Professor Salvatore Dedola (glottologo e linguista, oltre che scrittore, divulgatore, conferenziere, e instancabile dispensatore di orgoglio nazionale sardo).
Se qualcuno avesse letto i miei libri, saprebbe che VILLA ha la base nell'accadico BITU 'casa', 'luogo di residenza'. Chi lo ha detto che VILLA sia parola italiana?
Che lo vengano a dire a me, stronzi accecati! 

giovedì 4 febbraio 2016

i sindaci nostrani

I sindaci nostrani
I cosiddetti cittadini, quelli che vanno a votare, si guardano allo specchio ed eleggono la loro controfigura. Le amministrazioni comunali sono dirette dall'immagine della gente che le ha elette, all'incirca la metà della gente che ne avrebbe "diritto". La gente ha perso il suo diritto a gestire la società di appartenenza in maniera democratica, meritocratica e partecipativa. Ordine del giorno immutabile è : delegare, delegare sempre.
Tutti i sindaci della zona attorno (sperando che venga del tutto abbandonato sia dalla nato che dall'italia) all'aeroporto militare, hanno detto, in coro, la loro opinione sulla faccenda. Tutti a fasciarsi la testa nel caso i militari tedeschi abbandonino la struttura, disperdendo, a parer loro, alcuni posti di lavoro sottopagato. L'aereoporto militare insiste per il 90% sul territorio del mio paese, villasor, (ma non è tempo di campanilismi al contrario), ma tutti i sindaci della zona vogliono, giustamente, dare la propria versione delle strategie da adottare. Il fatto è che tutti fanno la stessa implorazione: pregare i tedeschi di non abbandonare la base. Non si capisce bene se salvare alcuni posti di lavoro (abbondantemente recuperabili e consegnabili agli stessi lavoratori in forme dierse) sia conveniente a fronte di decine di migliaia di posti di lavoro disponibili, nel caso in cui la base, col suo immenso territorio, fosse consegnata alla popolazione dei paesi limitrofi. Sarebbero quantizzabili in venti, trentamila posti di lavoro, magari in un primo momento defiscalizzati, sarebbero il toccasana per questo territorio, che ha visto il declino dell'agricoltura come un vero e proprio disastro. Ci si intestardisce a trovare soluzioni convenzionali, quando esistono immense potenzialità di sviluppo per la zona, se gestite in maniera creativa e razionale. Ma si sa questo è #unpaesesullorlodellalogica, e le soluzioni semplici sono rigettate, in un appiattimento culturale che ha del paradosso catastrofico. Ingegno e inventiva non sono certo appannaggio di certi sindaci ciechi e sordi, inglobati da logiche da italy corporation contrarie ai fabbisogni della gente. Del resto essi, i sindaci, tutti i sindaci, sono l'espressione della pochezza della gente che li ha votati, chi veramente dimostra di usare il cervello sono quei cittadini che rifiutano logiche di sistema, non andando a votare, si deve capire che la democrazia delegativa è fallita miseramente, governano e amministrano sempre i peggiori, ormai è assodato e certificato. Se la gente non capisce che deve prendere con forza in mano il suo destino, rifiutando amministrazioni in perfetto sile da italy SpA, resterà sempre succube di chi ha eletto guardandosi allo specchio.
marianoabis
 
 
 

Ricerca tecnologica e scientifica









Ricerca tecnologica e scientifica

Il territorio sardo è trapuntato da infinite possibilità di sviluppo dovute alle sue peculiarità, che ne fanno forse un esempio irripetibile di terra nella quale è possibile vivere e svilupparsi in serenità, definibile senza voler esagerare come un paradiso terrestre.

Il clima favorevole, che consente coltivazioni tra le più disparate, è uno dei punti di forza.

Il nostro immenso patrimonio archeologico è a disposizione di tutto il mondo, auspicabilmente sotto la nostra gestione e direzione, per stabilire che la storia umana è come esattamente si è sviluppata, dimostreremo che stravolgimenti e paradigmi elitari, sminuiscono le potenzialità e la corretta narrazione anche scolastica, che non abbiamo remore a definire truffaldina.

La genialità e creatività della gente sarda è riconosciuta universalmente.

Se si parla di scienze e tecnologie applicate, ricordiamo che in tema manifatturiero e artigianale, oltre che in tema di allevamenti, il popolo sardo è apprezzato in tutto il mondo, come pure per le sue eccellenze gastronomiche, un discorso a parte meritano le immense prospettive in ambito turistico e di accoglienza. 
Accoglienza turistica, non certo intesa come le intendono le fetenzìe, che stanno cercando di mettere a dura prova, oltre che la nostra pazienza, anche tutte le peculiarità etniche che possediamo.

A livello umanistico la nostra gente ha fornito al mondo esempi che definire eclatanti, è affermare verità palesi.
Non mi addentro su tematiche già abbondantemente trattate in questo sito, la civiltà occidentale è nata qui.

Stabilito tutto questo, viene ovvio affermare che questa terra è il paradiso dell’abbondanza, se solo le oligarchie dominanti non giocassero a nascondino con le indubbie risorse che possediamo.

Buona parte di questo rallentare il naturale sviluppo, parte dalla immensa truffa monetaria che le elite stanno mettendo in atto, costringendo la gente a inverare una moneta privata che non ha niente da spartire con essa, una moneta a uso e consumo delle oligarchie, di nessuna utilità per la gente.

Occorre creare situazioni parallele all’€uro, riconoscere solo monete popolari, sovrane, non riconoscere globalizzazioni e organizzazioni multinazionali, i loro pradigmi e i loro centri commerciali, tornare ad una vita rurale, non disdegnando la ricerca scientifica e tecnologica, svilupparla in funzione delle grandi possibilità che il territorio sardo offre.

Una pratica irrazionale da italy corporation è in atto, guardare allo sviluppo con gli occhi puntati sul presente, sempre in situazioni affannose, impegnati a tamponare fallanze, invece che rivolgere lo sguardo sul futuro e sul mondo.

Sono indubbiamente logiche da stato che non dispone di moneta sovrana, prima barriera da abbattere.

Con moneta sovrana o popolare tutto è possibile, lo sviluppo inteso come avanzamento nel solco delle eccellenze delle nostre tradizioni, bene imprescindibile da non abbandonare assolutamente.

Il territorio non deve essere depauperato, se si vuole produrre, per esempio, una essenza presente in natura, lo si dovrà fare con coltivazioni apposite, si dovrà tornare a coltivazioni antiche che logiche petrolifere hanno fatto sparire.
Va da se che dovremo contrastare con tutte le nostre forse, e forsanche con la nostra incolumità, il disegno che vorrebbe trasformare questo paradiso, in discarica di scorie di vario genere.

Ci piace pensare alla coltivazione della canapa, dalla quale i nostri avi hanno ricavato tessuti, medicinali naturali, materiale da costruzione, da combustione, e da industria cartaria.

Ci piace pensare che l’abbandono di logiche petrolifere sia possibile e auspicabile, la ricerca scientifica e tecnologica farà la sua parte.

Ci piace pensare possibile che ogni comparto abbia a disposizione un laboratorio di ricerca per il miglioramento dei suoi prodotti, e la sua diversificazione.

Ci piace pensare che gli studi di Nikola Tesla e di tanti altri grandi uomini possano essere recepiti e sviluppati.

Ci piace pensare ad uno sviluppo in rispettosa simbiosi con l’ambiente.

Ci piace pensare alla riconversione di tante industrie che al momento risultano nefaste e pericolose.

Ci piace pensare che rifiutare con forza storture scientifiche di manipolazione globale e globalizzante, di appiattimenti vari, in perfetta logica mondialista, sia indispensabile.

Ci piace pensare che siamo in grado di trovare soluzioni.

SIAMO PERFETTAMENTE IN GRADO DI TROVARE SOLUZIONI !




mercoledì 3 febbraio 2016

Gli ombrelli dimenticati.












Gli ombrelli dimenticati

""Gente che preferisce variare piuttosto che stravolgere, gente che non capisce che a volte è meglio distruggere per ricostruire.""
#unpaesesullorlodellalogica

Vi racconto una storiella, che ho sentita poco tempo fa.
Due tizi, particolarmente svegli, (ma non certo visioneris) un giorno si incontrano, e decidono di vedersi il giorno dopo, per discutere di questioni importanti.
Decidono il luogo, l'ora precisa, decidono anche di non portarsi l'ombrello.
Il giorno dopo piove a dirotto.
Naturalmente (?) escono senza ombrello, così come si era deciso, loro sono uomini d'onore e fanno esattamente quello che hanno stabilito.
In sole due ore riescono a dirimere la questione, tornano a casa bagnati fradici, ma contenti per il buon esito dell'incontro.

""Gente che preferisce variare piuttosto che stravolgere, gente che non capisce che a volte è meglio distruggere per ricostruire.""
.
Senza voler dispensare lezioni a nessuno, penso che quando ci si intestardisce nel voler portare avanti una questione, a volte è necessario fare un passo di lato, o indietro, e valutare che la decisione iniziale forse non era completamente corretta, e lasciare da parte orgogli e intestardimenti, che a questo punto dimostrano di essere circondati da un'aria pesante di irrazionalità.
#unpaesesullorlodellalogica

lunedì 1 febbraio 2016

Democrazia disattesa









Democrazia disattesa

Esiste forse parola più abusata e disattesa del termine democrazia?
Penso proprio di no.
In ogni sistema elettivo - delegativo essa è la negazione della libertà di espressione , esattamente al pari di una qualsiasi dittatura.
Del resto abbiamo conosciute dittature o sistemi definiti tali, a favore della gente, (gheddafi, assad, e tanti altri ) mentre questo sistema attuale è quanto mai lontano dai bisogni della gente, ormai abituata a delegare il SUO potere a personaggi che si vendono e si fanno corrompere, regalando la tua libertà per comode poltrone o favori personali.
Ditegli di smetterla con questo obbrobbrio chiamata falsamente con la parola democrazia.
Gli idioti disinformati eleggeranno sempre i peggiori nemici della gente e della libertà.
Si potrebbe affermare che i politici della italy-corporation siano lo specchio della pochezza del popolo italiano? 
Presumo di no, essi sono infinitamente peggiori di te.
Essi disattendono gli impegni che hanno preso con te, e fanno tutto il contrario di quello che ti aspetteresti da chi hai votato.
Che brutta cosa cedere la tu sovranità ad un imbecille, diventare elettori, che assurdità delegare il TUO potere, e metterlo nelle mani di un disonesto, sicuramente peggiore di te.
Una volta terminate le elezioni, ti accorgi subito che ormai si è formata una voragine tra te e lui, che non ha più interesse a comunicare e dialogare con te, preferisce relazionarsi con le lobby di potere che gestiscono la cosa pubblica in italy.
Servono forse cinque anni, il tempo di una legislatura, per capire che sei di fronte ad un emerito profittatore?
Evidentemente no.
E allora ditemi voi che senso hanno le elezioni delegative, ci sono tante altre forme di esercizio del potere, forse questa è una delle peggiori.
Una forma di consenso caldeggiata dalle elite, le fetenzìe conoscono bene l'animo umano, hanno a disposizione, lautamente pagati, il fior fiore di filosofi, sociologi, psicologi, comunicatori, e quant'altro.
In questo sistema dove la disinformazione regna sovrana, tu (ed io) siamo come dei naufraghi in mezzo al mare, impotenti di contrastare queste logiche che fanno passare per democratiche.
La democrazia non può mai essere delegativa, ciascuno la dovrebbe esercitare direttamente, magari in ambiti non troppo estesi, ambiti meritocratici e sereni, senza l'intrusione di fetenzismi & C°.
Tutto è assolutamente plagiante, elezioni che non portano certo alla democrazia, leggi scritte da loro, che ingabbiano solo gli onesti, lasciando campo libero ai disonesti e alle cordate economiche e di potere.
Per carità, non parliamo della mastodontica truffa monetaria che questi politici hanno approvato, niente altro che servi dei poteri economici, finanziari, globalizzatori, mondialisti, fetenti.
Gente senza un briciolo do onore, è ora, miei cari, che noi riprendiamo in mano il nostro destino, è ora di gestire direttamente il potere che ci appartiene, è ora di buttare a mare i loro paradigmi, la loro moneta, il loro pensiero, il loro concetto di lavoro e di tempo libero,  è ora di non riconoscere più le loro società, le loro religioni, i loro concetti schiavizzanti, noi siamo nati liberi, perchè ci siamo fatti ingabbiare ? 














LINEA-QN






LINEA-QN
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Cosa pensate della situazione informativa che questo paese sull'orlo della logica subisce?
Quanti sono i quotidiani che operano in completa libertà in italy?
La risposta più logica sembrerebbe : Nessuno !
Sbagliato!
Uno esiste: 
LINEA
QUOTIDIANO
NAZIONAL
POPOLARE !
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Non ci credete?
Leggere per credere.
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Grazie a tutti, anche da parte di jolao77.
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Non esiste democrazia quando l'informazione è assoggettata a cordate di potere che operano in regime di monopolio.