venerdì 17 marzo 2017

Paradossi sul simbolo della nazione sarda

E' paradossale il fatto che la gente vada avanti a discutere di icone, immagini, simboli, acronimi, pubblicazioni, mantra diffusi ad arte, di cultura dominante, di dibattiti televisivi, sul fatto che sia meglio costruire muri piuttosto che ponti, senza avere una seppur minima infarinatura di cosa sia il mondialismo, la simbologia, la numerologia, e ne discute con la massima disinvoltura, atteggiandosi a tuttologa di pimpirimpò.



Risultati immagini per pintadere
Immagine trovata sul web, della quale non conosco l'autore.
E' normale che in qualsiasi ambito si discuta, ognuno abbia sue opinioni, derivate dal suo bagaglio culturale più o meno ampio, in ogni specifico settore.
E allora vedo pseudo patrioti che non hanno coscienza di cosa sia la sovranità collettiva e individuale, discutere da esperti sul tema della libertà.
E allora vedo che si discute su quale, al momento, sia il miglior simbolo, che possa rappresentare la natzione sarda.
Bisognerebbe chiedersi se, per esempio il simbolo dei 4 mori, sia più utilmente riconosciuto, del simbolo del nuraghe, della birra jchnusa, della rappresentazione grafica della geografia della sardegna, de sa berrita, o dell'albero eradicato di giudicale memoria, o forse più antica memoria.

Non è importante decidere quale sia più conveniente adottare in ottica attuale, l'importante è decidere, una volta per tutte, quale sia il simbolo sardo più amato, più rappresentativo, e più coinvolgente.
Personalmente non avrei niente in contrario ad adottare un simbolo completamente nuovo, etereo, coinvolgente, e rappresentativo, e per la verità uno ne avrei in mente, che illustro qui di seguito.
E' un cerchio di colore verde smeraldo (come il nostro mare limpidissimo) trapuntato da cinque righe che idealmente partono dal centro.
Si lascia a ciascuno la facoltà di vederci quello che più gli aggrada, io lo ho immaginato come un antico scudo shardana, ma sono valide anche altre interpretazioni.
Una ruota, così simile a quelle montate sugli antichi carri da buoi, oppure un sole, una luna, oppure la rappresentazione da quella classica pintadera, così vicina alla sensibilità della gente.

Scegliendo una figura non ben definita, una realizzazione tipicamente grafica, piuttosto che una immagine "concreta", si lascia spaziare la fantasia in lungo e in largo, e nessuno disconosce che la fantasia, l'inventiva, il saper andare "oltre", siano perfettamente confacenti a come siamo noi veramente.
Scegliere obbligatoriamente anche per il futuro i 4 mori, solo perchè "abbiamo altre cose più importanti da compiere",  mi sembra che non abbia nulla di lungimirante.
La mia proposta la ho fatta, tanto più che quello da me realizzato, non presenta influenze esterne, è grafica tipicamente popolare, se volete se ne può discutere.

Sappiate che il simbolo dei quattro mori rappresenta forse la nostra cultura, ma non la nostra storia.
I quattro mori non hanno niente a che vedere con la storia della nazione sarda, non sappiamo se sia corretto, ma qualcuno afferma sono un prodotto iberico imposto ai sardi, e rappresentano le quattro battaglie vinte dagli iberici ai danni dei musulmani, nelle battaglie di Valencia, Murcia, Saragozza e delle Baleari,
Penso che la nazione sarda dovrebbe adottare un nuovo simbolo, che non abbia a che fare con mori di derivazione iberica, e tantomeno con croci rosse di vaga memoria saBoiarda.
©Mariano Abis



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