lunedì 24 luglio 2017

Il tempo del ritorno

E' tempo di riporre caschi e tute da operai, e indossare bermuda e infradito.
E' tempo di tornare.
E' tempo di non far morire esseri umani che vestono tute blu, si, ma è anche tempo di chiudere industrie assassine.
E' il tempo del ritorno.

E' arrivato il tempo di preparare terreni per i fiori, e fare in modo che le ciminiere versino sempre meno veleni sul cielo di sardegna.
E' il tempo del rinnovo, che cessino i suoni di caschi battuti ritmicamente in terra, per attirare l'attenzione di chi non vuole sentire ragioni, è tempo che l'operaio compia il viaggio a ritroso compiuto da suo nonno.

E' tempo che il giallo o l'arancio innaturale dei caschi di plastica, ridiventi l'oro della paglia di copricapi inventati per proteggerci dal sole forte di sardegna.
E' tempo che la vera natura di questa terra, riesploda di luci e di colori, che scaccino il grigiume e la fuliggine così frettolosamente e bonariamente importati. 
Questa terra esiste per essere ammirata, per lasciare a bocca aperta chi sa apprezzarla, non esiste per barattare elemosine che chiamano salari, con malattie sconosciute.

Che il suono mendicante di caschi battuti sull'asfalto, si trasformi in suoni di vento impetuoso, vento di vera liberazione, che trascini via chi non merita, abbiamo accolto tutti, e tutti ci hanno voluto sottomettere, abbiamo dato le chiavi di casa nostra, a chi non ci voleva bene, a chi si è presentato con una maschera.

Abbiamo deciso di cambiare la serratura di casa, abbiamo deciso che lotteremo perchè i nostri figli tornino alla madre terra.
Testo di ©marianoabis
Vignetta di Michele Gerra
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