lunedì 28 agosto 2017

I nostri figli

Istruzione, formazione, educazione, risentono palesemente di una definizione ingannevole, il termine giusto è omologazione.
Se avete delle vecchie foto, provate a guardare l'espressione felice dei vostri figli prima del loro primo gi
orno di scuola, e poi osservate le espressioni cupe e preoccupate dopo appena sei mesi di "istruzione".
Un primo, lieve lavoro di  omologazione sulle nuove generazioni, viene fatto già dalle scuole materne, ma l'impatto devastante avviene durante l'istruzione elementare.
Neanche tanto elementare, visto che un bimbo ha bisogno di giocare, di relazionarsi, anche di "imparare", ma non da libri scolastici, sussidiari e compagnia cantante.

Un bimbo, a quell'età, dovrebbe essere libero di scoprire la vita direttamente, senza insegnamenti o imposizioni.

Naturalmente è necessario che impari a scrivere e far di conto, ma nient'altro > giocare e scoprire, ci sarà tempo, dai dieci anni in poi, per soffrire sui libri, almeno fino ad allora lasciamo sereni i nostri figli, quello che avranno imparato sarà più forte e duraturo perchè scoperto direttamente, e non imposto dall'esterno.

Tutto questo cozza irrimediabilmente con le impostazioni che gli stati così come intesi attualmente, riservano alle scuole, e allora l'unica strada è disertare le scuole, e trovare il tempo e le soluzioni per un corretto sviluppo della personalità di ciascuna giovane vita, magari istituendo delle piccole classi in maniera autonoma.
©marianoabis

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