domenica 3 aprile 2016

Prerogative dei Movimenti e Fronti di Liberazione.

Movimenti e Fronti di Liberazione
I percorsi dei movimenti di liberazione sono percorsi giuridici, non politici ( vabbene che anche quando si beve un bicchiere d'acqua si fa politica ).
I governi provvisori dei movimenti di liberazione agiscono come un governo eletto, hanno le stesse prerogative (territorio - popolazione) di un governo convenzionale, che però in più ha lo stato, i ML e i Fronti di Liberazione sono nati, appunto, per creare lo stato della nazione che rappresentano. 
Anche se chi fa parte di un governo provvisorio, non è stato eletto da nessuno, parimenti rappresenta in ambiti internazionali la popolazione che abita il territorio di competenza. 
Lo so, sono concetti un po' astrusi da accettare, ma il diritto internazionale parla chiaro, del resto anche i governi "regolari" non sono stati eletti "regolarmente", la cosiddetta democrazia delegativa è una grande truffa a danno della gente, che dovrebbe esercitare direttamente il potere legislativo.


La democrazia rappresentativa è stata inventata dalle elite, il popolo avrebbe scelto certamente assemblee sovrane, piuttosto che sottomettersi alla farsa delle elezioni fasulle, detto questo, i documenti di identità rilasciati dai ML che certificano l'appartenenza ad una nazione, hanno sul retro la patente di guida valida anche all'estero. 
Gli stati che aderiscono all'ONU devono riconoscere sia il documento di identità, che la patente internazionale, mentre invece, è prassi comune che, per esempio, una compagnia aerea, non riconosca tali documenti. 
In conclusione i governi provvisori agiscono alla pari di un governo "eletto", possono creare situazioni per incentivare l'economia, creare un corpo di polizia nazionale, avere una anagrafe, come dimostrato, mettere sotto giurisdizione beni dei cittadini che rappresentano, se loro sono d'accordo, sottraendoli alle grinfie dello stato che occupa il territorio, che a quel punto non devono non pagare tasse allo stato. 
Ci sarebbero tante altre cose da scrivere, ma termino qui, ricordando che l'italia ha ratificato trattati internazionali che favoriscono la auto determinazione dei popoli, nei quali è ben specificato che lo stato, non solo non deve contrastare processi di decolonizzazione, ma li deve addirittura favorire.

Stralcio dalla legge italiana 881 del 1977 in riferimento all'articolo 10 della costituzione.
.......hanno convenuto quanto segue: ------------------------ PARTE PRIMA Articolo 1 1. Tutti i popoli hanno il diritto di autodeterminazione. In virtù di questo diritto, essi decidono liberamente del loro statuto politico e perseguono liberamente il loro sviluppo economico, sociale e culturale. 2. Per raggiungere i loro fini, tutti i popoli possono disporre liberamente delle proprie ricchezze e delle proprie risorse naturali, senza pregiudizio degli obblighi derivanti dalla cooperazione economica internazionale, fondata sul principio del mutuo interesse, e dal diritto internazionale. In nessun caso un popolo può essere privato dei propri mezzi di sussistenza. 3. Gli Stati parti del presente Patto, ivi compresi quelli che sono responsabili dell'amministrazione di territori non autonomi e di territori in amministrazione fiduciaria, debbono promuovere l'attuazione del diritto di autodeterminazione dei popoli e rispettare tale diritto, in conformità alle disposizioni dello Statuto delle Nazioni Unite. ---------------

https://jolao77.blogspot.it/2017/07/diritto-interno-vs-diritto.html

https://jolao77.blogspot.it/2017/08/la-teoria-della-scarsita.html

https://jolao77.blogspot.it/2017/09/autodeterminazione-personale.html

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